Pergine. Mostra: la storia socio-economica del borgo attraverso le "Insegne"
- il Cinque

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Fino al 16 dicembre, Pergine ospiterà la mostra “Insegne. Iscrizioni parietali, testimonianze sugli edifici delle antiche vie di Pergine”, curata dagli Amici della Storia di Pergine.
L'iniziativa, nell'ambito di “Armonie d'Inverno”, si propone di raccontare la storia del commercio, dell’artigianato, dell’ospitalità e della ristorazione locale, con particolare attenzione alle attività che animavano il borgo di Pergine da fine '800 agli anni '70 del secolo scorso.
La mostra è allestita con totem informativi distribuiti in cinque piazze simboliche del centro storico: piazza Gavazzi, piazza Municipio, Spiaz de le Oche, piazza Garbari e piazzetta Fabio Filzi. In ogni piazza, il pubblico trova fotografie storiche e testi che illustrano le insegne degli antichi negozi e le trasformazioni commerciali e artigianali di Pergine. Ogni sezione include anche una mappa per orientare i visitatori e aiutarli a scoprire i luoghi di interesse.
Il progetto si inserisce nel percorso iniziato con mostre precedenti, come “I guardiani dell’acqua” e “Aspettando Santa Lucia”, ma quest’anno il focus è sulle insegne, che raccontano la vitalità del commercio locale attraverso le scritte e le decorazioni sui muri degli edifici. Un aspetto particolare riguarda la via delle Pive, una via che, pur avendo avuto un ruolo importante nel passato, è oggi dimenticata. Per questo, è dedicata una sezione della mostra a questa zona storica, con la riapertura di alcuni negozi storici grazie alla disponibilità dei proprietari, come l’ex lanificio Dalsasso, rimasto intatto e che potrebbe essere ancora funzionante, dove i visitatori possono scoprire oggetti e attrezzi legati al lavoro a maglia e al cucito.
L’esposizione si basa su materiale fotografico proveniente principalmente dall’Archivio fotografico degli Amici della Storia, ma anche da collezioni private e testimonianze orali. Un documento chiave esposto è la situazione dei negozi di Pergine nel 1966, stilata durante la “Settimana Azzurra” promossa dall’Azienda di Turismo, che rappresenta una fotografia dettagliata del commercio dell’epoca.
Inoltre, la mostra ricorda anche le tradizioni locali, come la Fiera della Zeriola, che si teneva ogni anno il 3 febbraio, un importante evento di commercio agricolo e di animali.
Non mancano i ricordi di figure popolari che hanno segnato la storia recente di Pergine, come Romedio Nicolussi, il gelataio conosciuto come “El Romedi”, e Luigia Vaiz, che vendeva bagigi e castagne con il suo carretto. Le loro storie, raccontate con fotografie e oggetti, aggiungono un tocco di memoria collettiva che coinvolgerà il pubblico.
Insomma, la mostra “Insegne” – nata da un'idea di Renzo Giovannini e Giuseppe Berlanda – è un’opportunità unica per riscoprire la memoria storica di Pergine, con un viaggio nel passato che non si limita a mostrare fotografie, ma offre anche racconti e testimonianze che restituiscono la vitalità di un borgo che ha visto una continua evoluzione nel commercio e nell’artigianato. Un’iniziativa che contribuisce a valorizzare e preservare la memoria storica di Pergine, invitando il pubblico a riflettere sui cambiamenti sociali, economici e urbanistici che hanno definito l'identità della città.
Johnny Gadler














