L’annuncio della nascita della nuova Fondazione è stato fatto nel corso della serata conclusiva di Trentino 2060.
Uno strumento a beneficio dei Soci della Cassa Rurale e di tutto il territorio, in continuità con i principi mutualistici e solidaristici della cooperazione di credito.
Non poteva esserci occasione migliore della serata finale di Trentino 2060, la bella tre giorni di incontri e dibattiti con personaggi della politica e della cultura organizzata dalla associazione Agorà, di cui la Cassa Rurale Valsugana e Tesino è co-promotrice e sponsor ufficiale per comunicare la nascita della Fondazione della Cassa Rurale Valsugana e Tesino.
L’annuncio è stato dato da un emozionato Arnaldo Dandrea, presidente della Cassa Rurale, che ha raccontato le motivazioni che hanno portato a pensare e realizzare questo progetto, che al momento è già stato approvato dal Consiglio di amministrazione.
“La Fondazione - ha detto Dandrea - nasce come strumento per un’attuazione più completa e organica dell’articolo 2 dello Statuto della Cassa Rurale, che riporta come finalità fondamentale il perseguimento del miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche dei soci e la promozione dello sviluppo e della crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. Siamo da sempre impegnati come Cassa Rurale e come soci nel sostegno al territorio attraverso una miriade di iniziative: i contributi alle associazioni, i premi allo studio, il sostegno all’istruzione e tanto altro. La Fondazione sarà lo strumento che perseguirà con ancor maggior chiarezza e intensità quello che intendiamo come bene comune”.
La Fondazione avrà un Consiglio di amministrazione composto da 5 membri: Stefano Modena attuale consigliere della Cassa Rurale che sarà il nuovo e primo Presidente della neonata Fondazione, Arnaldo Dandrea, Presidente CRVT, Michele Giacoppo commercialista di Valstagna, Davide Battisti, presidente di Trentino 2060 e Giacomo Bianchi presidente della prestigiosa associazione culturale di Arte Sella.
Tutte figure di alto profilo, con un mix combinato di entusiasmo giovanile e di esperienza, che stanno già dando un contributo importante alla crescita sociale, culturale ed economica del territorio.
Proprio Stefano Modena nel suo primo intervento in veste di Presidente designato del nuovo ente, afferma che la Fondazione è innanzi tutto uno strumento di pensiero del territorio, di analisi critica dei bisogni e delle esigenze dei cittadini, delle imprese, delle istituzioni. Strumento quindi di sviluppo, parola oramai ai margini del vocabolario di ogni giorno, ma che si intende porre al centro di una progettualità che cercherà costantemente di coinvolgere tutti.
“A supporto del Consiglio di amministrazione della Fondazione - prosegue Stefano Modena - avremo un Comitato Scientifico che avrà proprio il compito di elaborare istanze, idee e progetti. Abbiamo già iniziato alcuni ragionamenti, lasciando una completa libertà di intervento, ad esempio sulla valorizzazione ambientale all’interno di una linea di pensiero ecologista che troverà la sua applicazione pratica nelle azioni di intervento legate all’ambito Next Generation EU”.
Il percorso di avvio della Fondazione, troverà una definitiva ufficialità nei prossimi mesi quando verrà istituita la Fondazione e i suoi organi di governo con un atto notarile.
Il Direttore generale Paolo Gonzo, assicura che “la Cassa Rurale sarà ovviamente il primo sostenitore della Fondazione. La dote che portiamo al momento della sua nascita sarà di 400.000 euro, e ogni anno, una quota degli utili verranno destinati a questo progetto. Crediamo nella sostenibilità di questa operazione, oltre che nella sua grande valenza strategica per il territorio. Del resto, i positivi dati di bilancio del primo semestre 2021 confermano la fiducia di famiglie ed imprese nella nostra Cassa Rurale, e crediamo che la Fondazione sarà un elemento di crescita in questo senso”.