BORGO VALSUGANA – I lavori di ampliamento e ristrutturazione che partiranno a fine aprile, la gestione e la reperibilità di medici in sostituzione degli ultimi pensionamenti. Questi i temi al centro di un incontro sull'Ospedale di Borgo Valsugana che si è tenuto ieri sera presso la sede della Comunità di Valle fra i sindaci della Valsugana e del Tesino con il presidente della Comunità di Valle e l'assessore provinciale alla salute e politiche sociali, accompagnata dal dirigente generale, Giancarlo Ruscitti, dal direttore dell'Azienda sanitaria provinciale, Paolo Bordon e dal direttore sanitario Paolo Benetollo e dalla direttrice amministrativa Rosa Magnoni. I lavori di ampliamento e di ristrutturazione del San Lorenzo – è stato annunciato – inizieranno a fine aprile. Prevedono in una prima fase la realizzazione di un nuova palazzina di oltre 4000 metri quadri e successivamente la ristrutturazione del corpo centrale, con il rifacimento del blocco operatorio e del pronto soccorso, per una spesa complessiva, finanziata dalla Provincia, di oltre 16 milioni di euro.
«L'investimento che abbiamo fatto sull’Ospedale – hanno evidenziato l’assessore e il direttore Bordon – dimostra la considerazione e l'importanza che questo nosocomio di valle occupa nell'ambito della sanità provinciale».
Bordon ha inoltre assicurato che i lavori verranno eseguiti continuando a garantire l’operatività dell’Ospedale e si concorderanno con l’amministrazione comunale tutte le iniziative volte a mitigare gli effetti del cantiere sulla viabilità e sull'accesso al centro storico di Borgo Valsugana.
Sul fronte della copertura degli organici, che riguarda soprattutto il pronto soccorso e la medicina interna, l’assessore ha evidenziato come si stia cercando di affrontare il problema della carenza di medici, diffuso a livello nazionale, agendo su diversi fronti, ben consapevoli che l’utilizzo di medici cosiddetti “gettonisti” sia una soluzione tampone e con l’obiettivo di mantenere alta la qualità dei servizi offerti sul territorio.
Bordon ha spiegato che l’intento è quello di specializzare sempre più gli ospedali di valle al fine di poter distribuire al meglio, con un’attività programmata, pazienti e medici dalla sede centrale a quelle sul territorio. Il direttore dell’Azienda sanitaria ha poi annunciato la disponibilità a lavorare al San Lorenzo di due giovani professionisti che completeranno la specializzazione a settembre, con la possibilità poi che vengano assunti in pianta stabile.
Continua inoltre la collaborazione con l’Azienda sanitaria di Feltre-Belluno, alla quale sono stati chiesti alcuni professionisti, soprattutto per il pronto soccorso.
Bordon ha inoltre ricordato che il 28 gennaio è stato aperto al San Lorenzo un ambulatorio gestito dall’unità operativa multizonale di gastroenterologia dell’Azienda sanitaria.
«Stiamo lavorando ai concorsi – ha detto infine l'assessore – che sono evidentemente la strada maestra per la copertura degli organici, con l’auspicio che la nascita della Scuola di medicina possa rendere il Trentino più attrattivo a livello professionale».
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