Trentatré edizioni di cui 15 di 150 ore e 18 di 600 ore, con una media di 65 corsisti per biennio e un trend di iscritti in continua crescita. Dal 1986, anno di attivazione, ad oggi il corso per la qualificazione professionale dei giovani imprenditori agricoli ha registrato circa 2500 frequentanti.
Ieri pomeriggio, alla presenza dell’assessore provinciale Giulia Zanotelli, si è svolto l’evento online di chiusura del 18° corso di formazione organizzato dalla Fondazione Edmund Mach per 50 giovani imprenditori agricoli che hanno terminato il percorso formativo 2018-2020 ottenendo la certificazione di brevetto. Nella stessa occasione ha avuto inizio anche la 20^ edizione del corso per 64 giovani selezionati su 110 richiedenti. All’incontro, che tradizionalmente si svolge in presenza ma a causa delle disposizioni anti Covid si è tenuto online, sono intervenuti il direttore generale FEM, Mario Del Grosso Destreri, il dirigente del Centro Istruzione e Formazione, Ivano Artuso e il coordinatore Paolo Dalla Valle.
«La formazione continua rappresenta un tassello importante per il futuro di un imprenditore agricolo – ha evidenziato l’assessore Giulia Zanotelli –. Vanno ricercate nuove strategie di gestione e di valorizzazione del proprio lavoro». Ed ha aggiunto: «continuate ad investire e credere nell’agricoltura trentina con progetti innovativi, che puntino su tecnologia, sostenibilità e qualità delle produzioni. Il ruolo della politica sarà quello di affiancarvi all'attività attivando strumenti adeguati come leva di crescita nell'ottica dello sviluppo dell'intero territorio Trentino».
Il direttore generale Mario Del Grosso Destreri ha salutato i giovani collegati a distanza: «In questo periodo caratterizzato dall’emergenza sanitaria legata a Covid-19 la Fondazione Edmund Mach non si è mai fermata; siamo andati avanti ripensando il modo di lavorare. Per quanto riguarda la didattica le attività sono divenute a distanza e, come vedete, non abbiamo rinunciato a questo importante evento, che per tradizione si tiene con una cerimonia in aula magna. Congratulazioni a tutti, quelli che hanno completato questo percorso e quelli che si accingono ad intraprenderlo; avete scelto la strada di arricchire il vostro bagaglio di conoscenze e competenze e questo sarà un elemento determinante nel rendere le vostre attività di impresa distintive».
Per quanto riguarda il corso in partenza si tratta della ventesima edizione. Il 27 per cento dei frequentanti è rappresentato da donne, il 10 per cento risulta già insediato in agricoltura, il 73% ha una età inferiore ai 30 anni, l’ 8% ha una laurea e ben il 47 per cento un diploma di scuola superiore.
La partecipazione femminile, per alcuni anni in costante crescita (fino alla punta massima del 40%), si è ormai stabilizzata mediamente intorno al 30% delle adesioni. Inoltre, va sottolineato che più del 50 per cento degli interessati risulta diplomato/laureato in ambiti diversi da quello dell’agricoltura. L'attività formativa rientra nel progetto finanziato dal PSR 2014/2020 della Provincia Autonoma di Trento, programma cofinanziato al 42,980% dal FEASR, al 39,914% dallo Stato ed al 17,106% dalla PAT. In tale ambito viene riservato un apposito spazio alla formazione degli operatori del settore (MISURA 1 – Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione – Operazione 1.1.1).Il percorso formativo è rivolto ai giovani di età compresa tra 18 e 40 anni che intendono insediarsi in agricoltura, e quindi ottenere il premio di primo insediamento in azienda agricola, ma che non sono in possesso di un titolo di studio rilasciato da una scuola superiore o da un’università di carattere agrario. L’obiettivo è garantire l’acquisizione di una serie di competenze mirate alla corretta gestione di un’azienda agricola
ed il conseguimento del brevetto professionale di imprenditore agricolo.
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