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Il libro di Wolftraud de Concini: Wally e il gelato al pistacchi




di LINO BEBER

Il nuovo libro di Wolftraud de Concini, nata in Boemia, cresciuta in Germania e dal 1964 in Trentino e ora ad Assizzi di Pergine, dal titolo Wally e il gelato al pistacchio è stato presentato a Castel Pergine dal giornalista Paolo Ghezzi e dal critico Pier Filippo d’Acquarone, pronipote del grande direttore d’orchestra Arturo Toscanini, che rivive nelle pagine del libro, e nipote di Wally figlia di Arturo. Wolftraud, per parlare di Toscanini e della figlia Wally, rievoca la pittrice austriaca Anna Stainer-Knittel (1841-1915), resa celebre dal romanzo La falconiera dell’attrice e scrittrice tedesca Wilhermine von Hillern (1836-1916). Nel romanzo, che s’ispira a una “prova di coraggio” della giovane pittrice che all’età di 17 anni, appesa a una fune, aveva estratto da una parete di roccia un nido d’aquila (chiamata nel romanzo in modo denigratorio avvoltoio) per difendere un gregge di pecore, la scrittrice ha creato la figura della protagonista Walburga, detta Wally, che trascorre la gioventù come un maschiaccio, un’antesignana del femminismo.

Da questo romanzo Luigi Illica trasse il libretto per l'opera La Wally musicata da Alfredo Catalani, andata in scena al Teatro della Scala di Milano nel settembre del 1892 diretta da Arturo Toscanini, il quale, commosso da quella che Gustav Mahler definì la più bella opera italiana, volle chiamare Wally sua figlia, nata nel 1898. Wolftraud nella sua narrazione in modo simpatico e arguto interseca le vite dei vari personaggi legati al nome Wally. Durante la presentazione del libro è stato servito ai presenti il gelato al pistacchio.














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