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Il Cinque non si ferma: in tempi particolari, un numero SPECIALE



240 PAGINE CON TANTE INTERVISTE E ARTICOLI DI APPROFONDIMENTO SU VARI ASPETTI DELLA PANDEMIA, CON RIFLESSI LOCALI E INTERNAZIONALI





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di Johnny Gadler

Cari lettori, è passato appena un mese dall’ultimo editoriale, ma nel frattempo tutto il nostro mondo è cambiato come se fossero trascorsi secoli, ma all’indietro, quando la terra era falcidiata da terribili pestilenze che credevamo di avere sconfitto per sempre. Non è così. La Natura, più o meno ogni secolo, ci presenta il conto, per ricordarci la nostra fragilità umana e la caducità di tutte quelle effimere cose che tanto amiamo ammantare di eterno.

Stiamo vivendo un momento epocale; anzi, un momento che non ha precedenti nella storia. Perché se da un lato è vero che le malattie sono state fedeli compagne nell’evoluzione umana fin dalla notte dei secoli, mai prima dei nostri giorni il mondo era stato così interconnesso nelle relazioni socio-culturali, reali e virtuali, e soprattutto nell’economia ormai globalizzata.

Situazioni nuove, impongono soluzioni innovative! In tutti i campi, anche nel giornalismo, specialmente nella carta stampata.

Che questo sia un momento davvero particolare e inedito basterebbe solo un fatto per capirlo: l’Osservatore Romano non è più in edicola. Il quotidiano ufficiale della Santa Sede – senz’altro l’editore più potente sulla faccia della terra – dalla sua fondazione, nel lontano 1861, aveva saltato soltanto un giorno di pubblicazione: il 20 settembre 1870, in seguito alla breccia di Porta Pia e alla presa di Roma. Dal 26 marzo scorso l’Osservatore Romano, a causa dell’emergenza Covid-19, ha abbandonato l’edizione cartacea, restando però disponibile nella versione online. Una scelta dettata dai tempi e dalle circostanze, ma al tempo stesso lungimirante.

Anche il Cinque, vista la pressoché totale chiusura di tutti gli esercizi commerciali in cui il giornale cartaceo viene abitualmente distribuito, si è trovato di fronte alla necessità di percorrere strade alternative, giungendo a metà marzo alla soluzione in seguito adottata anche dall’Osservatore Romano, ovvero l’edizione digitale online.

Riunita in videoconferenza la redazione il 21 marzo scorso, ho presentato l’idea di uscire con un numero speciale da far circolare online e attraverso i canali social, chiedendo ad ognuno la disponibilità per raccontare questi giorni così particolari sotto varie sfaccettature, avendo come unico tema il coronavirus, ma guardando la problematica con uno spirito positivo e propositivo, caratteristica che ha sempre contraddistinto il nostro giornale e la sua linea editoriale in questi anni, esulando dalle polemiche, dai pettegolezzi e dai facili sensazionalismi.

Ne è uscito un numero sorprendentemente ricco – ben 242 pagine – con interventi autorevoli e significativi, la maggior parte dei quali in esclusiva. Troverete le interviste a personaggi noti al grande pubblico dai campioni del ciclismo Matteo Trentin, Daniel Oss e Letizia Paternoster, a Tania Cagnotto nel nuoto, senza contare le preziose e spontanee testimonianze delle formazioni di volley (Ausugum Volley, Alta Valsugana Volley, Lakes Levico – Caldonazzo Volley, Marter, Genzianella) e molte formazioni calcistiche della Valsugana. Dal mondo dello spettacolo toccanti le parole dell'intervista concessaci in esclusiva da Al Bano, Francesco Gabbani, The Bastard Sons of Dioniso e Sonia Leonardi organizzatrice di Miss Italia in Trentino. I tanti trentini sparsi per il mondo – Yara Paoli da Barcellona, Mauro Moser da San Paolo del Brasile, Matteo Chincarini da Milano e tanti altri ancora – ci raccontano le loro storie di vita che possono rappresentare uno stimolo per molti. Da non perdere le esilaranti interviste a Lucio Gardin e a Loredana Cont che, con la loro proverbiale ironia ci strappano più di un sorriso ma anche ci invitano a riflettere. E ancora il medico Lino Beber ci spiega come agiscono i virus, gli psicologi ci spiegano come vincere le paure del coronavirus (e non solo), il noto virologo Giovanni Maga racconta la sua esperienza di scienziato e padre di famiglia, il professor Antonio Tintori ci svela cosa potrebbe accadere quando tutto tornerà alla normalità... Lo storico Luca Girotto ci propone un dossier circa il significato della guerra, termine spesso abusato in queste settimane. Non mancano, last but not the least, articoli sul mondo della scuola diventata improvvisamente a distanza, sulle possibilità di viaggiare ed evadere attraverso internet, il mondo dell’arte con Bruno Lucchi e del teatro, con ariaTeatro che restano a casa ma non si fermano… e tanto, tanto altro ancora!

Insomma, un numero davvero speciale per tenervi compagnia e informarvi in maniera non ansiogena bensì propositiva nella convinzione che ce la faremo.

Desidero ringraziare ancora una volta tutta la redazione e i collaboratori che, pur limitati negli spostamenti, si sono resi subito molto operativi, spendendosi al massimo nel realizzare i servizi che avevo affidato loro, con la consueta puntualità, precisione e bravura.

Un grande e doveroso grazie, infine, a tutti i nostri sponsor che, nonostante la situazione di oggettiva e grave difficoltà economica, non ci hanno fatto mancare il loro sostegno, permettendoci di essere puntualmente presenti nelle vostre case anche in questo mese di aprile, per raccontarvi cosa di buono succede nel nostro territorio che, anche in questa occasione, dimostra di avere un grande cuore come testimoniato dalle lodevoli iniziative messe in campo dalle Casse Rurali, da Dolomiti Energia e da tantissimi altri enti e associazioni che anziché assistere da spettatori inerti all’emergenza, si sono rimboccati le maniche trasformandosi in attori di solidarietà. Un grazie a tutti e un pubblico plauso ai medici e a agli operatori sanitari in generale che in queste drammatiche giornate sono impegnati allo stremo delle loro forze nel salvare tante vite umane.

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