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Il Castello di Pergine illuminato con il tricolore






Grazie alla collaborazione della Fondazione CastelPergine Onlus con STET società pubblica di energia elettrica e il Comune di Pergine Valsugana il castello di Pergine illuminato con il tricolore...


PERGINE VALSUGANA – In questo periodo difficile per famiglie e imprese anche il Castello di Pergine è stato illuminato con il tricolore, come i più importanti edifici nazionali, per manifestare sostegno alla comunità e solidarietà verso coloro che vivono situazioni critiche negli affetti privati, o a causa delle incertezze economiche come pure per un intenso impegno lavorativo o volontario a favore del prossimo in ambito sanitario e di protezione civile.


Dall’alto del suo colle, che domina la cittadina di Pergine e la Valsugana fino al lago di Caldonazzo, il Castello medievale illuminato vuole rappresentare quindi un segno di speranza e di vicinanza alla comunità e trasmettere un messaggio di incoraggiamento e unità.


L’iniziativa di illuminazione del Castello di Pergine è stata realizzata grazie alla collaborazione della Fondazione CastelPergine Onlus con STET società pubblica di energia elettrica e il Comune di Pergine Valsugana.

Bene storico tra i più importanti del Trentino, collocato in un contesto paesaggistico suggestivo, il Castello è stato acquistato il 29 novembre 2018 dalla Fondazione CastelPergine Onlus attraverso un’iniziativa di sottoscrizione popolare avente l’obiettivo di garantirne la tutela e la valorizzazione; l’operazione è stata fortemente sostenuta anche dalla Provincia Autonoma di Trento, dal Comune di Pergine Valsugana, dalla Cassa Rurale Alta Valsugana e da cittadini singoli e aziende. Castel Pergine rappresenta il primo bene storico collettivo d’Italia e conta oltre 850 sottoscrittori.

Oltre ad essere importante sito storico con il suo complesso fortificato e museo con grande parco in area naturalistica protetta, il Castello di Pergine è anche centro di conoscenza e cultura, un grande contenitore di eventi, luogo d’arte e presenta nel 2020 la sua 27esima esposizione annuale, dal titolo “Viandanti”, dell’artista badiota Lois Anvidalfarei, uno dei principali scultori europei che nel 2013 ha esposto anche al Macro di Roma.

Ai suoi bronzi – 28 opere tra sculture singole e gruppi scultorei –, disseminati in tutto in complesso secondo un progetto espositivo ideato sul viaggio di relazione del visitatore con i corpi bronzei e le torri, le cinte murarie, i giardini e i rilievi rocciosi, le sale gotiche e la prigione, grazie alla loro potenza espressiva, all’energia che sprigionano, alla semantica delle forme, spetta il compito di riportarci alla riflessione sull’umanità.


La mostra è in attesa di poter essere visitata appena la situazione consentirà di riaprire il portone ai visitatori italiani e stranieri.



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