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I sindaci di Baselga di Piné e Bedollo hanno aperto l'aggiornamento sul Coronavirus in Trentino



Francesco Fantini, sindaco di Bedollo, e Alessandro Santuari, sindaco di Baselga di Piné: due comuni vicini, entrambi classificati “zona rossa”. Sono stati loro ad aprire la conferenza stampa di oggi per i consueti aggiornamenti sul Coronavirus in Trentino.

«Siamo una comunità fondata sul volontariato e l’associazionismo – ha detto FantiniLa gente è relativamente serena e l’ordine è perfettamente rispettato. C’è un po’ di apprensione da parte degli esercenti pubblici, da me condivisa. I dipendenti del comune si sono perfettamente organizzati con il lavoro in back office e il sistema di dialogo con i cittadini tiene».

«Stiamo collaborando anche fra comuni – ha detto a sua volta Santuari – Questa situazione che ci è capitata ci unisce e ci fa agire assieme, con il coordinamento della Provincia. Anche nel nostro comune i cittadini sono sensibilizzati e cooperano. Esprimo una vicinanza particolare a coloro che, anche se possono tenere aperti gli esercizi, di fatto sono fortemente penalizzati dal fatto che le persone non li frequentano più».

Un grazie ai sindaci per il loro comportamento responsabile è stato espresso dal presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti e dall’assessore alla salute Stefania Segnana.

«La collaborazione con voi, che siete in prima linea, è essenziale, perciò vi ringrazio per quanto state facendo per le vostre comunità e quindi per tutto il Trentino» ha detto Fugatti, che ha ricordato l’impegno di Cembra e di alcuni comuni della val di Fassa nella prima ondata di pandemia. Un ringraziamento anche dall’assessore alla Salute Segnana. «Sono in continuo contatto con i sindaci del Trentino, che ci chiamano per un confronto e per risolvere insieme le situazioni difficili che si manifestano di volta in volta».

Per quanto riguarda i rapporti a livello regionale, Fugatti ha ricordato di essersi sentito oggi con il presidente altoatesino Arno Kompatscher. «Ricordo che dalla Provincia di Bolzano non sono arrivare finora richieste ufficiali di messa a disposizione di medici al Trentino – ha sottolineato Fugatti, anche con riferimento ad una notizia diffusa oggi dai media locali – ma ribadisco che la nostra disponibilità nei confronti in particolare dell’Alto Adige e anche del Tirolo è massima. Domani ci sarà una Conferenza delle Regioni con i ministri Boccia e Speranza in cui si parlerà dei parametri stabiliti per classificare le regioni in base allo stato del contagio, il cosiddetto Rt. Ad oggi non abbiamo notizie riguardanti eventuali modifiche per il Trentino. La pressione dei pazienti Covid negli ospedali sta crescendo, ma grazie alle capacità del personale medico-sanitario il sistema tiene. Questo però è uno degli indicatori che viene utilizzato dal Ministero». In quanto alle Rsa, dal 1° di settembre il totale degli operatori contagiati è 398, mentre attualmente i positivi sono 157. Per quanto riguarda gli ospiti, 509 i contagiati, sempre dal 1° settembre, 258 quelli attualmente positivi. Antonio Ferro, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Apss ha spiegato che l’attenzione oggi si concentra anche sui nuclei familiari. Essendosi diradate le occasioni di incontro fuori dall’ambito familiare, prevenzione e contact tracing sono molto focalizzate in quei contesti. L’obiettivo in sede nazionale è trovare il prima possibile i sintomatici – in Trentino si lavora anche sugli asintomatici – al fine di bloccare quanto prima possibile la diffusione del contagio. Solo in qualche caso particolare si continua a cercare il caso indice, perché siamo in una fase di contagio “diffuso”; ciò che conta veramente è che le persone contagiate si mettano in quarantena. Particolarmente significativo, sempre in questa fase, è intervenire inoltre sui luoghi chiusi, essendo notevolmente diminuite le situazioni che favoriscono la trasmissione del contagio all’aperto. Ed ancora. Per quanto riguarda il progetto altoatesino dei tamponi che verranno effettuati “a tappeto”, il Trentino lo osserverà con attenzione riservandosi di valutare con il mondo scientifico se procedere eventualmente in quella direzione. «L’esperienza – ha ricordato Fugattiè simile a quella sperimentata su scala più ridotta in Trentino con alcuni comuni della val di Fassa, nel corso della prima ondata. All’interno della task force ragioneremo se sviluppare un’iniziativa analoga nei comuni attualmente in zona rossa, che fortunatamente per ora sono solo tre». Il presidente Fugatti ha espresso infine un plauso alle forze dell'ordine, che anche in questi giorni "dominati" dal Coronavirus continuano il loro quotidiano, infaticabile lavoro a difesa della legalità, e ha espresso la sua solidarietà al questore Claudio Cracovia oggetto di alcune scritte ingiuriose comparse oggi a Trento.



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