di Johnny Gadler
Spesso le assonanze si rivelano delle semplici coincidenze, ma talvolta possono svelare parallelismi in apparenza arditi, ma di fatto molto pertinenti se non addirittura intriganti, soprattutto quando si parla d’arte.
È il caso di Fulvio Bernardini, il cui nome in molti sportivi rievocherà le gesta di un famoso calciatore nonché allenatore anche della nazionale italiana, ma se lo si chiama con il soprannome Fulber, la sua identità non lascia adito ad alcun dubbio, allo stesso modo in cui Faber inequivocabilmente rimandava alla figura di Fabrizio De André. Così Fulber e Faber non appaiono solo un curioso gioco di parole, bensì un accostamento che trova il proprio humus nel valore dell’arte, intesa come espressione autentica di una propria visione del mondo piuttosto che un esercizio di maniera volto a suscitare consenso. Paradossalmente il soprannome Faber trae origine non tanto dal nome del cantautore genovese, bensì dalla sua smisurata passione per le matite da disegno Faber-Castell; un'arte, quella del disegno, che per il trentino Fulvio Bernardini noto a tutti come Fulber, rappresenta una vera ragione di vita.
Tanto che, dopo oltre 40 anni d'attività editoriale e alcuni riconoscimenti importanti ottenuti per alcune collane a fumetti – quali Pompiere Junior, I Nuovi Amici e un albo speciale sull’etnografo Giuseppe Šebesta, premiato in Campidoglio nel 2017 – è opportuna una schedatura delle decine di pubblicazioni a fumetti realizzate da Fulvio Bernardini dagli anni '80 ad oggi. Un lungo elenco di opere al quale ora se n'è aggiunta un’altra fresca di stampa – la numero 63 secondo la cronologia delle pubblicazioni estratta dal catalogo antologico dell'autore trentino – che riguarda proprio luoghi e personaggi della Valsugana, dal titolo Girolamo e il fotoreporter degli spaventapasseri.
Si tratta di un progetto promosso dal Comune di Roncegno Terme, in particolare dall’Assessorato alla Cultura e dalla Biblioteca Comunale. Racconta la storia ambientata al Mulino Angeli - Casa Museo degli Spaventapasseri di Marter, di proprietà del Comune, divenuto nel 2006 la dimora visitabile degli spaventapasseri raccolti da famoso fotografo trentino Flavio Faganello. Una vicenda che ne racconta un’altra; quella del contadino Natale Mocati di Madrano, moderno Geppetto che costruisce il suo pupazzo di legno e paglia, appunto Girolamo, per spaventare sì gli uccelli che frequentano la sua vigna, ma anche, e soprattutto, per combattere la solitudine della vita. Tale vicenda che ci fa riflettere sulla condizione delle persone anziane è messa in luce da un altro personaggio realmente esistito: il fotoreporter trentino Flavio Faganello, soprannominato dai suoi amici spauracchi “l’uomo dei click” e scomparso esattamente 15 anni fa. Il Comune di Roncegno Terme, con l’acquisto della sua collezione e di tutto il materiale fotografico relativo alla stessa, ha ideato la Casa Museo degli Spaventapasseri presso il Mulino Angeli. L’albo a fumetti di Fulber ci fa conoscere anche la sua storia.
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