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Chico Forti, ex velista e produttore televisivo trentino condannato nel 2000 per omicidio negli Stati Uniti a seguito di un processo molto discutibile, tanto che ormai in moltissimi ritengono sia stato vittima di un clamoroso errore giudiziario, torna a far sentire la propria voce attraverso un messaggio audio inviato a Roberto Paccher, presidente del Consiglio Regionale, da tempo molto attivo a livello istituzionale per far rientrare il nostro conterraneo in Italia.
Ecco qui di seguito la trascrizione del messaggio inviato da Chico Forti al presidente Roberto Paccher.
Carissimo Roberto, ormai oltre ad essere il mio orso favorito, ora sei anche diventato uno dei miei angeli custodi... Sono al corrente del tuo partecipare instancabile ad ogni chico-iniziativa, della tua convinta perseveranza, del coraggio di schierarti. Ogni volta che ti nominano, ricevo inequivocabile il tuo farmi pervenire l'affetto della mia provincia. Il filmato per il Film Festival lo dedico anche a te. È un inno alla libertà, un mio sogno da anni, al quale ci tenevo molto. Dopotutto vincitore è colui che non smette di sognare. Da ragazzino sulle bocchette sognavo le onde dell'oceano, ora da adulto sogno le mie Dolomiti. Il festival è inoltre un medium importante per raggiungere una tipologia di spettatori che preferisce la camminata nel bosco, alla televisione. Gente che per questa ragione, non per indolenza, non ha avuto la possibilità di vedere il capolavoro realizzato dalle Iene.
Spero rientrare con te ancora in carica, per poterti dare un abbraccio in uno zaino con il mio supporto come picozza. Così come tu lo hai fatto per me, altruisticamente, in questi ultimi anni. Ti voglio bene davvero, con affetto e gratitudine Chico
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