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CR Alta Valsugana: "senza barriere" e "per lo sport"


Franco Senesi, Massimo Tarter e Daniele Lazzeri
Franco Senesi, Massimo Tarter e Daniele Lazzeri

di Johnny Gadler e Giuseppe Facchini


PERGINE VALSUGANA – Un bel poker in una sola mano. È quello calato sul tavolo del sociale da parte della Cassa Rurale Alta Valsugana con la sua nuova iniziativa rivolta a soddisfare le esigenze di quattro ambiti sociali solo apparentemente slegati fra loro: innanzitutto i giovani che praticano sport, le associazioni sportive, gli anziani e i disabili.

Ad illustrare la grande novità – che si declina in due specifici pacchetti di finanziamento agevolato, denominati rispettivamente “Senza Barriere” e “Sport in movimento” – sono stati il Presidente della Cassa Rurale Alta Valsugana, Franco Senesi, il direttore commerciale Massimo Tarter e Daniele Lazzeri del settore finanza della CRAV.

«Siamo partiti – ha spiegato alla stampa il Presidente Senesidall’analisi di due esigenze ben diffuse, peraltro sostenute da appositi contributi provinciali. In primis il trasporto degli atleti da parte delle società sportive che, come ha osservato la Giunta provinciale, avviene spesso su mezzi obsoleti, poco sicuri per i passeggeri e di contro molto inquinanti per l’ambiente. Il secondo aspetto, ma non certo per importanza, riguarda la mobilità di chi presenta qualche forma di disabilità, trovandosi ogni giorno a lottare contro le barriere architettoniche della propria casa – scale, ma anche locali interni quali bagni e cucine poco adatti – oppure con la necessità di acquistare un’automobile con caratteristiche adeguate».

Ad entrare nel merito dell’iniziativa è stato il direttore commerciale dott. Massimo Tarter, il quale ha spiegato come il Consiglio di Amministrazione della Cassa Rurale Alta Valsugana abbia ideato, per andare incontro alle due esigenze, due tipologie di mutuo chirografario fino all’importo di 50 mila euro, per una durata massima 5 anni. Il finanziamento denominato “Sport in movimento”, infatti, è rivolto alle associazioni sportive PAT che necessitano di acquistare autoveicoli finalizzati al trasporto collettivo in sicurezza degli atleti.

«Noi – ha spiegato il direttore Tarterandremo ad anticipare anche il contributo provinciale, sostenendo quindi il pagamento di tutto il veicolo e poi canalizzeremo il contributo quando arriverà, perché sapete bene che spesso dalla delibera provinciale all’erogazione possono trascorrere anche dei mesi. Il tutto a condizioni che riteniamo eccezionali, perché il tasso è fisso per tutta la durata all’1,90%».

«Come se non bastasse – gli ha fatto eco il Presidente Senesi – la Cassa Rurale Alta Valsugana pagherà la polizza assicurativa del nuovo mezzo, il primo anno per intero, il secondo al 50%».

E per polizza assicurativa non si intende soltanto la classica responsabilità civile, bensì pure la Kasko e l’infortunio conducente che di solito non è inclusa. Il tutto per un importo che va dai 1500 fino anche ad arrivare ai 2000-2500 euro a seconda dei casi.

«Ci siamo chiesti – ha aggiunto Senesise fosse meglio elargire un semplice contributo in denaro oppure offrire la polizza assicurativa gratuita. Quest’ultima soluzione ci è sembrata la migliore, perché contribuisce anche a creare una cultura della sicurezza da un lato, mentre dall’altro va a tutelare i volontari che si mettono alla guida di questi automezzi per puro spirito di solidarietà».

Del tutto analogo è il finanziamento denominato “Senza Barriere”, iniziativa finalizzata alle esigenze dei portatori di handicap con particolare riferimento all’abbattimento delle barriere architettoniche e all’acquisto di autovetture per disabili. Un mutuo specifico, quindi, che – come sottolinea il direttore Tarter – presenta un tasso fisso ancora più agevolato, addirittura all'1,75%. «Anche in questo caso – prosegue il direttore commerciale della Cassa Rurale Alta Valsugana andiamo ad anticipare i contributi provinciali perché chi ha un’invalidità superiore al 50%, come è noto, può beneficiare di contributi sia sull’acquisto di un automezzo, sia sugli sbarrieramenti o l’installazione di montapersone oppure ascensori».

Insomma, ancora una volta la Cassa Rurale Alta Valsugana ha dimostrato, con i fatti, di volersi fare in quattro per andare incontro a richieste di forte impatto sociale.

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