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Covid-19: nuova ordinanza in Trentino e bilancio odierno



TRENTO – I dati di oggi confermano un calo delle terapie intensive e una stabilizzazione dei contagi: sono infatti 63 i nuovi contagiati (ieri invece erano 65), di cui 59 con tampone e 4 senza, a fronte di 768 tamponi realizzati. Sono invece 7 i decessi. In terapia intensiva vi sono 56 malati, ieri erano 61, mentre i ricoverati con ventilazione semi-invasiva sono 36 e quelli senza ventilazione sono 290. I guariti con doppio tampone sono diventati 429 ovvero 160 persone in più negli ultimi due giorni. 1742 sono poi i malati presso il proprio domicilio. I casi nelle Rsa con tampone positivo sono 525, quelli complessivi sono invece 1014, 102 i malati nelle Case di Cura. In totale le persone che hanno contratto la malattia in Trentino sono 3.797.


Sono questi i dati forniti oggi, lunedì di Pasquetta, durante il punto con la task force provinciale. Oggi in videoconferenza erano presenti il presidente Maurizio Fugatti e l'assessore alla salute Stefania Segnana, il direttore generale dell'Azienda sanitaria Paolo Bordon, nonché un volontario della Croce rossa italiana, Massimiliano Morari; a moderare il responsabile dell'ufficio stampa della Provincia, Giampaolo Pedrotti.


Il presidente Fugatti, nel corso della diretta, ha illustrato i contenuti della nuova ordinanza, che in parte riprende il Dpcm del 10 aprile. L'ordinanza proroga fino al 3 maggio le misure restrittive sin qui adottate per il contenimento dell'emergenza epidemiologica, consente l'apertura delle attività produttive all'aperto, ma non consente la riapertura di librerie, cartolerie e negozi di vestiti per bambini e neonati. Tra le novità l'obbligo da domani di indossare le mascherine anche sui mezzi di trasporto pubblico locale.


«Stiamo ragionando sulla fase 2 – ha esordito il presidente Fugattiil gruppo di esperti che abbiamo nominato sta dialogando con tutte le parti sociali e domani è fissato un incontro con i capigruppo del Consiglio provinciale. Sappiamo, e lo abbiamo ribadito più volte, che dovremo convivere con il virus. Le aziende riapriranno, ma in un ambiente di lavoro in grado di garantire le giuste distanze e i dispositivi di protezione, senza affollamenti. Il nostro compito è costruire un protocollo diverso che ci consenta di contenere il contagio anche nella seconda fase». E proprio in questa direzione si muove l'ordinanza firmata oggi dal presidente Fugatti, che spiega: «Il rallentamento della curva dei contagi è dovuto ai grandi sacrifici che abbiamo fatto in queste settimane e dei quali voglio ringraziare tutti i trentini, ma dobbiamo però proseguire. Non ravvisiamo la necessità di riaprire negozi per neonati e librerie, però queste attività potranno effettuare consegne a domicilio. Non prevediamo misure che alleggeriscano le regole individuali stabilite fino ad oggi, mentre sui mercati la decisione è in capo ai singoli Comuni che possono scegliere autonomamente».


Allentamenti sono invece previsti per le attività produttive, esclusivamente all'aperto: «Va precisato che si tratta di una facoltà, non di un obbligo – prosegue il presidente – e che devono comunicarlo al Commissariato del Governo e rispettare rigorosamente le indicazioni, ovvero distanze e mascherine, nonché controllare la temperatura di tutti i lavoratori: chi ha una temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi deve allontanarsi, come anche chi ha familiari positivi. Infine è necessario individuare una figura di referente in ogni impresa».


Per i cantieri al chiuso: «Sono ammessi limitatamente ai lavori che possono essere svolti senza la compresenza di più persone nel medesimo luogo». Altre indicazioni importanti sono arrivate sul fronte dell'utilizzo di mascherina, obbligatorie nei punti vendita aperti come già detto, e guanti che se non sono stati reperiti, possono essere sostituiti da soluzione disinfettante. Sono inoltre consentiti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla rete viaria, sempre rispettando le indicazioni di distanziamento sociale. Infine gli operatori agrituristici possono consegnare pasti e bevande a domicilio e chi ha un orto nel proprio comune di residenza potrà coltivarlo.


Massimiliano Morari, della Croce Rossa Italiana ha dato voce al volontariato: «In servizio ogni giorno vi sono oltre un centinaio di volontari distribuiti sulle sedi del territorio trentino – ha spiegato –. Ci occupiamo non solo dell'emergenza, ma anche di consegnare spesa, farmaci ed effetti personali alle persone che non possono uscire di casa, di distribuire le mascherine, di supporto alle operazioni di pre-triage, di assistenza e supporto psicologico».


Il direttore generale di Apss Bordon ha invece spiegato l'utilizzo degli ultimi farmaci: «Va ribadito che per il Covid-19 non esiste una terapia assodata, si tratta di una malattia recentissima. Fra le novità, abbiamo introdotto la clorochina, anche a domicilio, ma come farmaco per il trattamento e non per la profilassi. Siamo poi interessati all'ozono, ma questo percorso riguarda pazienti ospedalizzati, nella fase prima della terapia intensiva: su questo fronte – ha aggiunto Bordonstiamo seguendo la sperimentazione avviata dal Friuli Venezia Giulia e potremmo già introdurlo questa settimana all'ospedale di Rovereto».


Infine sulla struttura privata del Sacro Cuore, a Bolognano frazione di Arco, una precisazione: «Dopo il ricovero di un religioso che è deceduto all'ospedale di Arco – ha concluso il direttore – è partita un'indagine che ci ha consentito di stabilire la presenza di 20 ospiti positivi e di altre 6/7 dipendenti, su un organico di circa 30 unità».


L'assessore Segnana ha quindi sottolineato come siano ormai quasi concluse le operazioni di consegna delle mascherine a tutti i trentini, «si tratta di un milione e 450.000 mascherine», e che per il bonus alimentare sono state raggiunte quasi 10.000 domande, 9.990 per la precisione con un aumento negli ultimi due giorni di 262 domande. Fra le notizie positive anche i tanti nati degli ultimi due giorni: «Sabato 6 a Trento e 3 a Rovereto e, nel giorno di Pasqua, 15 a Trento e 4 a Rovereto». Infine il ricordo del dottor Giuseppe Zaiotti neurologo, già presidente dell'Azienda feltrina per i servizi alla persona, «persona stimata e molto conosciuto non solo nel Primiero», scomparso ma non a causa del coronavirus. E in chiusura, come avviene ormai da un paio di settimane, spazio ai video realizzati dalle tante associazioni del Trentino: oggi c'era il coro RigoDritto di Rovereto, con la canzone "A milion dreams - un milione di sogni", con i coristi uniti ma distanti per dare speranza e invitare a donare all'Azienda sanitaria per far fronte all'emergenza coronavirus in Trentino.



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