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A Borgo il presidente Fugatti ha elogiato gli ospedali di valle per l'impegno contro il Covid-19




Questa epidemia ha messo in discussione qualche convinzione del passato e ha riportato al centro il tema degli ospedali di valle e della qualità delle strutture sul territorio; chi ha responsabilità di governo deve tenerne conto e questa consapevolezza va a incidere anche sulle valutazioni relative alla sostenibilità economica degli investimenti in una sanità territoriale che si è dimostrata importante e lo sarà ancora: questi, in sintesi, gli argomenti toccati dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti che oggi ha incontrato i vertici del presidio ospedaliero S. Lorenzo di Borgo Valsugana. Alla visita hanno partecipato anche l’assessore provinciale Stefania Segnana, il presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher, il sindaco di Borgo Valsugana Enrico Galvan e il direttore generale dell’Apss Paolo Bordon.


BORGO VALSUGANA – Una signora di Borgo Valsugana, è stato ricordato, è stata la prima deceduta durante l’emergenza per il Covid – 19: sono stati mesi di grande lavoro e di riorganizzazione delle attività anche a Borgo Valsugana, con il personale della struttura che ha dato prova di grande professionalità e disponibilità.

L

a Giunta provinciale, come ha evidenziato il presidente Fugatti, sta facendo visita sul territorio a tutti gli ospedali che hanno dato un contributo decisivo durante la fase dell’emergenza. Anche nel momento peggiore, ha sottolineato il presidente, quando aumentavano tutti i giorni i posti occupati in terapia intensiva, c’era la consapevolezza dell’esistenza di un sistema costituito dalle strutture sul territorio che lavoravano con continuità e rappresentavano ulteriori preziose risorse per gestire le fasi più acute.


«Parlando con voi – ha detto Fugattiho colto anche l’emozione di come è stata vissuta questa esperienza sul piano umano e personale. Nel momento più difficile, lo si è capito dalle vostre testimonianze, è uscita la miglior componente scientifica e tecnica ma anche l’umanità, qualità che dà valore aggiunto nella gestione delle esperienze critiche. Vi ringrazio quindi per la professionalità che avete dimostrato essendo in prima linea e vi prego di trasmettere questo nostro ringraziamento ai vostri collaboratori».



«Siamo venuti a Borgo – ha spiegato l’assessore Segnanaper ringraziare tutti gli operatori sanitari, i medici, gli infermieri, gli Oss, tutto il personale che ha lavorato in ospedale in questi mesi di emergenza. Il reparto di chirurgia è stato trasformato in reparto Covid per supportare gli ospedali di Trento e Rovereto e garantire le urgenze, solo da pochi giorni ha ripreso l’attività ordinaria. Grazie a questo incontro abbiamo sentito le testimonianze di chi ha lavorato in prima linea ed è emersa l’umanità e la voglia di collaborare del personale dell’ospedale. Tutti si sono messi in gioco per dare il massimo per la comunità. Gli ospedali di valle hanno svolto un ruolo importantissimo che viene riconosciuto da tutti i trentini».


Il dottor Sandro Inchiostro, direttore di Medicina e Pronto Soccorso, ha evidenziato quanto la struttura abbia reagito bene dal punto di vista organizzativo e umano. «Siamo riusciti – ha detto – ad approntare misure di sicurezza sia nella porta di accesso all’ospedale, il Pronto Soccorso, cercando di individuare precocemente i pazienti Covid, sia a livello di struttura ospedaliera dove la collaborazione tra i reparti e i professionisti è stata ottimale. C’è stato un grande sforzo, compensato dall’apporto umano e dalla collaborazione, per offrire il massimo ai pazienti che abbiamo cercato di far sentire meno soli».

«Questa emergenza – ha detto il sindaco di Borgo Enrico Galvanha messo in risalto la professionalità degli operatori, ma anche il legame tra il territorio e l’ospedale; territorio che ha sostenuto la struttura valorizzandone il ruolo».




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