di LINO BEBER
Due anni fa, l’8 luglio 2019, don Remo Dorigatti (nella foto), nato a Miola di Piné nel 1928, passava all’altra riva. Era stato ordinato sacerdote nel 1955 e, dopo alcuni anni di vicario parrocchiale prima a Taio (1955-59) e poi ad Albiano (1959-62), fu lo storico parroco di Mala dal 1962 al 2015 per più di 50 anni stabilendo un autentico primato
Anche dopo il pensionamento continuò a vivere nella canonica di Mala fino a pochi mesi prima della sua dipartita da questo mondo, quando fu ricoverato nell’infermeria del clero a Trento, dove il suo cuore generoso cessò di battere. Il profondo legame con Mala era legato alla nonna Maria Moreletti (1874 -1935) nata a Mala e che, dopo il matrimonio con Abramo Fedel, era andata a vivere a Miola, dove era nata Caterina (1896-1978) andata sposa a Domenico Dorigatti (1898-1977), genitori di don Remo, preceduto dalle sorelle Agnese, Rina e Paolina e seguito da Lidia. Troviamo poi palazzo Rimer (sec. XVI con l’affresco della Madonna del Carmine con Bambino del 1716 come ex-voto poiché l’incendio del 1713 aveva preservata la casa.
Desidero qui ricordare l’artista don Remo abile scultore e pittore. Sono stato diverse volte a trovarlo nella canonica di Mala quando con Marzio Zampedri stavamo preparando il volume sulla storia di Mala e Sant’Orsola e una parete della sala era tappezzata dalle sue sculture in bassorilievo, tra le quali un don Camillo, reso celebre dall’arguta penna di Giovannino Guareschi (1908-1968). Nella serie dei film l’interpretazione magistrale dell’attore francese Fernandel (1903-1971) nei panni del parroco di campagna in eterna lite con l’amico-nemico Peppone sindaco della piccola comunità della Bassa Padana interpretato in modo superbo dall’indimenticabile Gino Cervi (1901-1974), che interpretò poi il ruolo del commissario Maigret nella fortunata serie televisiva sul Programma Nazionale di ben 35 puntate andate in onda dal 1964 al 1972. Don Remo era inoltre abile nella creazione di artistiche cornici intarsiate per i quadri e tra le sue opere pittoriche ricordo una meridiana a decoro della facciata del palazzo di Mala, conosciuto come il castello dei Taici, un tempo residenza della famiglia Lorenzi, che diede i natali al dottor Alfonso Lorenzi (1865-1945), medico condotto di Pergine dal 1896 al 1933.