TRENTO – Anche oggi, purtroppo, il bollettino quotidiano dei contagi per Coronavirus segna un triste primato. Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, infatti, nelle ultime 24 ore le persone contagiate sarebbero state ben 19.143, individuate grazie a 182.032 tamponi, il numero più alto dall'inizio della pandemia.
Calano, per fortuna, i morti: oggi sono 91 contro i 136 di ieri, ma la maggior attenzione è puntata sui posti disponibili nelle terapie intensive. In alcune regioni la percentuale dei pazienti in terapia intensiva è piuttosto preoccupante, come in Umbria dove raggiungono già il 27,85% dei posti disponibili, ma anche in Campania (con un tasso del 21,71%) e in Sardegna con il 20,69%. Nella media italiana (15%) risulta per ora la Lombardia, mentre la buona notizia è che il tasso più basso di occupazione di posti in terapia intensiva si registra proprio nella provincia autonoma di Trento, con l'1,96%.
Oggi nella nostra provincia per fortuna non vi è alcun deceduto. Nelle ultime 24 ore 3.017 sono stati i tamponi effettuati e 207 le persone risultate positive, delle quali nessuna nelle Rsa; 68 i ricoveri, di cui 3 in terapia intensiva, mentre è arrivato a 111 il numero totale delle classi in quarantena. Sono questi i dati più attuali sull’andamento della pandemia presentati oggi dall’assessore alla salute Stefania Segnana. Nella conferenza stampa, convocata nel tardo pomeriggio, il presidente Maurizio Fugatti ha anche anticipato alcuni contenuti dell’ordinanza che sarà firmata nei prossimi giorni, a seguito dell’ultimo Dpcm, e che conterrà anche indicazioni in vista delle prossime celebrazioni liturgiche. E’ stato ribadito l’impegno a preservare il più possibile la scuola e il mondo economico da provvedimenti restrittivi. Nell’incontro di ieri con i sindaci, ha inoltre ricordato il presidente, si è parlato di un protocollo, a cui sta lavorando l’Apss, per lo svolgimento in sicurezza di manifestazioni ed eventi come i mercatini.
«I dati a nostra disposizione – ha evidenziato il presidente Fugatti – ci dicono che il maggior numero di contagi non riguarda le scuole dell’infanzia o le primarie, ma i ragazzi dai 14 anni in su. Crediamo quindi che siano le attività extrascolastiche ad avere un ruolo determinante».
Con il provvedimento in fase di elaborazione si interverrà quindi sui servizi ludici e ricreativi. Saranno interessate anche le celebrazioni liturgiche, soprattutto legate alle giornate dell’1 e 2 novembre. «Oggi – ha spiegato Fugatti – abbiamo fatto un incontro con i vertici della Curia, con i quali collaboreremo per stilare le indicazioni».
Nella tarda serata di ieri, ha ricordato il presidente, si è tenuto il confronto con i sindaci ai quali è stato precisato che, alla luce dei dati attuali, l’Apss stilerà un protocollo per l’organizzazione in sicurezza delle manifestazioni. Il protocollo dovrà essere sottoscritto dai comuni che vogliono organizzare gli eventi. «Se la situazione dovesse peggiorare, ha aggiunto, si decideranno gli eventuali ulteriori interventi.
Sono previste novità anche per la quarantena delle classi. La nuova ordinanza, in base alle indicazioni dell’Apss, prevederà che sia necessaria una doppia positività per mettere in quarantena una classe, tranne che per le scuole superiori per cui rimarrà il criterio della singola positività.
Nell’ordinanza ci saranno anche raccomandazioni sulle movimentazioni di studenti e lavoratori, da casa verso la scuola o il lavoro e viceversa. «Per il momento – ha specificato Fugatti – si tratta di raccomandazioni. In base all’evoluzione della situazione potranno diventare norme cogenti».
Un protocollo redatto da Apss disciplinerà anche il tema della sperimentazione trentina dei tamponi antigenici nelle farmacie. Il numero di quelle che aderiscono è destinato ad aumentare.
«Il dato che si deve particolarmente tenere sotto osservazione – ha spiegato Fugatti – è quello relativo alla trasformazione dei contagi in terapie intensive. Oggi in Trentino abbiamo 1129 positivi. Tutte le Regioni ne hanno più di noi a parte Valle d’Aosta, Basilicata e Molise. Ci preoccupa però la fase crescente che c’è». Rispondendo ad una domanda, il presidente ha anche dichiarato che il tema delle possibili restrizioni per i movimenti da altre Regioni dovrà eventualmente essere posto dal Governo e trattato in sede di Conferenza Stato-Regioni.
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