dal nostro inviato a Sanremo
GIUSEPPE FACCHINI
Tra le grandi favorite dell’edizione di quest’anno di Sanremo vi è Annalisa che partecipa al Festival dopo una serie incredibile di singoli di successo.
Con quale spirito sei arrivata al Festival?
«Undici anni fa il mio primo Sanremo. ho lavorato a testa bassa senza mollare mai e scoraggiarmi di nulla perché comunque nel lungo periodo si vedono i risutati anche degli anni precedenti».
Com'è nata la canzone “Sinceramente”?
«Sono focalizzata sul mio percorso, sul mio progetto, che è iniziato un anno e mezzo fa, a settembre del 2022 con “Bellissima” che è stato il mio primo singolo di questo periodo, e ho proseguito a marzo con “Mon amour” e poi il nuovo album, e canzoni come “Ragazza sola” ed “Euforia”. Sono qui al Festival e quello che volevo fare era proseguire questo racconto. Ho questa bellissima occasione di essere a Sanremo davanti a tantissime persone e in qualche modo aumentare ancora la portata di questo progetto, in questo viaggio bellissimo che sto vivendo e raccontando. Ho portato quindi me stessa a 360 gradi e il mio racconto, il mio modo di stare sul palco e mostrare quello che credo di essere con tutta me stessa».
Nella canzone citi passaggi di canzoni di altre cantanti, come Nada, Rettore e Carrà...
«Chi come me fa questo bellissimo mestiere deve ascoltare, andare a ispirarsi e imparare da tutto quello che è stato prima di noi e anche da cose contemporanee. Bisogna essere sempre rivolti all’esterno e pronti ad accogliere come delle spugne. E quindi per me è normale che trovino spazio nelle mie canzoni queste citazioni e mi piace farlo».
Come gestisci il fatto di essere tra le favorite in questo Festival?
«Il fatto di sentirsi attesi è una bellissima cosa perché comunque vuol dire che si percepisce il lavoro fatto per arrivare fin qui e penso sia un bellissimo segnale. Si cerca di fare il proprio meglio, di pensare esclusivamente al palco, alla canzone, all’esibizione. Sono felice di sentire tanta partecipazione e vedere il pubblico che da subito batte le mani a ritmo».
In quale direzione va la tua strada artistica?
«Faccio del racconto una delle cose più importanti e mentre il nuovo l’album volevo tutto fosse collegato. Per me è arrivare alla fine di un cerchio per continuare questo viaggio che non finisce ma continua con un nuovo bagaglio e nuovi obiettivi. Il filo conduttore di tutto, alla fine è proprio la libertà, quella di raccontare, di vivere una storia d’amore, non solo nella gioia ma nella delusione e superare gli aspetti anche negativi, la libertà di amare chi si vuole senza limiti e nel rispetto di tutti, la libertà anche di imparare a godersi i propri spazi da sola e riuscire a stare con gli altri, la libertà di essere come ci si sente, di manifestare la propria personalità e i propri pensieri e sentimenti a seconda della propria sensibilità.
Intanto la classifica dei cantanti che si sono esibiti nella terza serata del Festival vede al primo posto Angelina Mango con “La noia”, seguita da Ghali “Casa mia”, Alessandro Amoroso “Fino a qui”, Il Tre “Fragili”, Mr. Rain “Due altalene”.