Sofia Turra, di Arsiè ma residente a Castel Ivano, a dispetto delle sue due lauree con il massimo dei voti in economia, ha deciso di svolgere una professione nel mondo del perinatale. Ecco la sua storia...
Il massaggio è una pratica o un’arte? Nessuna delle due cose: il massaggio è innanzi tutto un atto d’amore, che si eleva alla sua massima potenza quando è rivolto a un proprio figlio. Spesso, però, i genitori non ne conoscono fino in fondo i benefici.
Proprio allo scopo di diffondere questo bellissimo gesto naturale – il massaggio – è nata l’Associazione Italiana Massaggio Infantile che annovera una propria autorevole rappresentante anche in Valsugana. Si tratta di Sofia Turra, una mamma originaria di Rocca d’Arsiè, ma ora residente a Spera di Castel Ivano, che ci racconta la sua storia.
Sofia Turra, cos’è il massaggio del bambino?
«Il massaggio del bambino è un’antica tradizione presente in culture di molti paesi. Recentemente è stata riscoperta e si sta espandendo anche nel mondo occidentale. Non è una tecnica. È un modo di stare con il proprio bambino.L’evidenza clinica e recenti ricerche hanno inoltre confermato l’effetto positivo del massaggio sullo sviluppo e sulla maturazione del bambino a diversi livelli. Con il massaggio possiamo accompagnare, proteggere e stimolare la crescita e la salute del nostro bambino».
Quali sono i maggiori benefici offerti dal massaggio?
«Il massaggio è un mezzo privilegiato per comunicare ed essere in contatto con il proprio bambino. Favorisce il legame di attaccamento e rafforza la relazione genitore-bambino. Favorisce uno stato di benessere nel bambino e nei genitori. Facilita la conoscenza delle parti del corpo sviluppando l’immagine di sé, così da far sentire il bambino sostenuto ed amato. Aiuta il bambino a scaricare le tensioni provocate da situazioni nuove, stress o piccoli malesseri, dandogli sollievo. Stimola, fortifica e regolarizza il sistema nervoso, circolatorio, respiratorio e gastro-intestinale. Previene e dà sollievo al disagio delle coliche gassose. Può rivelarsi un buon sostegno nei disturbi del ritmo sonno-veglia. È un’esperienza di profondo contatto affettivo tra genitore e bambino e in questo modo favorisce il rilassamento di entrambi. Nutre e sostiene nell’arte di essere genitori».
Com’è nata questa tua passione per il massaggio infantile?
«In un certo senso devo tutto a Mariachiara, la mia piccola che ha da poco compiuto due anni. Devo a lei e alla rivoluzione che ha portato nella mia vita il merito di aver trovato il coraggio per cambiare strada, per riconoscere che un titolo di studio non ci deve limitare a delle scelte scontate, per capire che nella vita si può cambiare idea e che farlo non ci rende meno "bravi" o "affidabili", che un lavoro non serve solo per portare a casa lo stipendio, ma anche per dare un senso alle numerose ore che ci dedichiamo e per farci sentire motivati e utili al mondo».
Se non siamo indiscreti, quale strada avevi intrapreso per la tua vita prima della gravidanza?
«Nel 2011 ho conseguito, presso l’Università degli Studi di Trento, la mia prima laurea in Amministrazione aziendale e diritto con il voto di 110 e lode. Ho proseguito quindi con una laurea magistrale in Economia e politiche pubbliche a Modena, ottenuta nel 2014 con un altro 110 e lode. Dopodiché ho iniziato subito a lavorare; prima con un contratto a progetto, poi come partita iva. Ma non ero mai felice del mio lavoro. Avevo sempre la necessità di evadere e cercare nuovi stimoli, più creativi, più vicini a quelle che sentivo essere le mie vere passioni: corsi di sartoria, blog di cucina, lavori a maglia e uncinetto. Poi, all'inizio del 2017, rimasi incinta di mia figlia e, complice un periodo di stasi lavorativa, decisi di dedicarmi alla mia gravidanza con grande impegno, studiando quanto più potevo per capire sempre meglio quello che mi stava succedendo e quello che sarebbe avvenuto da lì a qualche mese. In quei mesi ho imparato moltissimo e più imparavo, più volevo sapere! Era forse la prima volta nella vita che il desiderio di studiare era più forte della stanchezza! E per di più studiavo perché volevo farlo, non solo perché dovevo farlo!».
Quei mesi di gestazione, quindi, per te sono stati fondamentali anche a livello professionale...
«Assolutamente sì. Mi hanno permesso di fare chiarezza come mai mi era stato possibile fare: il mondo del perinatale, cioè di quanto accade prima e dopo la nascita di un cucciolo, mi affascinava moltissimo e volevo farlo diventare parte integrante del mio lavoro, una volta che mi fossi rimessa in gioco dopo una lunga maternità. E così è stato: ho seguito alcuni corsi di psicologia in università, ho studiato molto e nel 2019 ho iniziato il percorso di formazione per educatrice perinatale presso il Centro Studi MIPA di Brescia. Nel frattempo sono diventata consulente per l'allattamento e insegnante di massaggio infantile AIMI».
Che cos’è l’AIMI?
«L’A.I.M.I. è l’acronimo dell’Associazione Italiana Massaggio Infantile, la quale forma degli insegnanti abilitati a trasmettere questo sapere attraverso dei corsi rivolti a mamme e papà. Durante l’apprendimento del massaggio vengono valorizzate le naturali competenze di genitori e bambini, si scopre l’importanza del “rispetto” e soprattutto si vive il massaggio come un’occasione per stare insieme, conoscersi, scambiarsi affetto, avere cura, giocare, manifestare le proprie emozioni. Aspetto fondamentale: l’insegnante A.I.M.I. non massaggia mai i bambini in prima persona; insegna ai genitori utilizzando una bambola con la quale mostra la sequenza dei massaggi. Il massaggio può essere proposto ed adattato anche in situazioni particolari: bambino nato prematuro, ospedalizzato, bambino con bisogni speciali, in adozione o affidamento. Gli insegnanti A.I.M.I. in relazione a questi bisogni speciali del bambino e delle loro famiglie hanno la possibilità di aggiornarsi frequentando i corsi di formazione continua A.I.M.I.Sono autorizzati a tenere corsi con i genitori esclusivamente gli insegnanti A.I.M.I. che hanno conseguito il diploma di CIMI IAIM. Fra questi ci sono pure io che ho iniziato ad esercitare sul territorio della Bassa e Alta Valsugana».
Dove?
«Al momento conduco lo spazio mamme settimanale "Mamme e bimbi alla scoperta" presso l'Associazione Levico in Famiglia a Levico Terme, dò supporto come consulente per l'allattamento a diverse mamme nel territorio, conduco un corso di massaggio infantile con 5 mamme e i loro meravigliosi cuccioli e a breve sarò attiva anche con delle consulenze online, per spingermi anche oltre i confini del nostro territorio. Negli ultimi mesi del 2019 ho tenuto un ciclo di incontri sul "Post Partum" con 7 mamme della Bassa Valsugana. A inizio maggio completerò il mio percorso di formazione per educatrice perinatale e ho numerosi progetti in mente per i mesi che seguiranno. Inoltre conto di riuscire ad avere a breve una sala comunale dove tenere i miei corsi».
Come avvengono i corsi e che cosa si impara?
«Il corso si sviluppa in cinque incontri, a cadenza settimanale, della durata di circa un’ora e mezza ciascuno.
Imparare il massaggio è semplice. L’insegnamento avviene in piccoli gruppi di genitori e bambini o individualmente. In ogni incontro viene insegnata una parte della sequenza del massaggio e ci si confronta su importanti aspetti che riguardano la relazione genitore-bambino (rilassamento, contenimento, legame madre-padre-bambino, consolabilità, prevenzione coliche, addormentamento, il massaggio durante la crescita, eccetera)».
Ti vediamo molto determinata in questo tuo percorso. Perché?
«Semplice: la gravidanza, il parto, la maternità, l'allattamento, il puerperio sono quanto di più magico possa interessare una donna e la sua famiglia. Sono momenti di ineguagliabile bellezza, delicatezza e fragilità. Viverli in prima persona mi ha permesso di capire quanto immenso sia il lavoro che le donne e il corpo femminile compiono per crescere e nutrire la propria creatura. In questi momenti così preziosi e faticosi penso che sia importantissimo avere al proprio fianco altre donne e figure di supporto preparate, capaci di ascoltarci e proporci consigli utili e basati sulle più aggiornate evidenze scientifiche, in modo da restituire alle madri la consapevolezza delle risorse e delle competenze innate che possiedono da sempre. Accanto alle mamme, un occhio di riguardo va anche ai papà, che possono essere i migliori supporti per le loro compagne e i migliori alleati per una maternità serena e consapevole!».
SOFIA TURRA
Cell. 349 1410191
email: sofia.turra@aimionline.it
instagram: sofia.turra
facebook: Sofia Turra
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