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Una conferenza per raccontare gli aspetti più nascosti della storia mineraria perginese



Venerdì 20 novembre alle 0re 18.00, per concludere il primo “Mese dei Canopi”, dedicato alle storie e ai protagonisti dell’antico Distretto minerario di Pergine, il Comune di Pergine Valsugana e l’Ecomuseo Argentario APS organizzano una conferenza in streaming dal titolo Memoria mineraria a Pergine. Storie svelate di miniere e minatori.

Tre diversi temi per tre relazioni, introdotte dai saluti di Morgan Betti, Assessore alla Cultura del Comune perginese e commentate da Giuliana Campestrin, archivista dello stesso Comune. Se il ricercatore Marco Stenico approfondirà le tracce materiali e immateriali dei lavoratori dell’industria mineraria del tempo, l’archeologa Katia Lenzi esaminerà il rapporto tra comunità locali e sfruttamento delle risorse boschive; infine Lara Casagrande, direttore dell’Ecomuseo Argentario APS, dedicherà il suo contributo alle evidenze lasciate dalle strutture dell’antica industria mineraria.

La conferenza, che avrà luogo venerdì 20 novembre a ore 18.00 si terrà in diretta sulla piattaforma ZOOM al link https://zoom.us/j/96016456826?pwd=MHk1VEQ4bDl5WUdqd085eU5NMDhLdz09

Per partecipare basta collegarsi alle ore 18.00 al link https://zoom.us/j/96016456826?pwd=MHk1VEQ4bDl5WUdqd085eU5NMDhLdz09. Se il sistema chiedesse ID o password di accesso è sufficiente inserire il codice 873545. Se ci si collega dal cellulare è necessario scaricare l’App Zoom.

Per informazioni o richieste, anche relative al collegamento, contattare info@ecoargentario.it o 3356514145.

L’iniziativa è organizzata nell’ambito del progetto “Memoria mineraria 2.0. Fonti storiche per lo studio dell'antico Distretto minerario di Pergine”, che vede la partecipazione di partner importanti come la Comunità Alta Valsugana e Bersntol, il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, l’Istituto culturale mòcheno/Bersntoler Kulturinstitut, la Soprintendenza per i beni culturali della Provincia Autonoma di Trento. La sua realizzazione è possibile grazie al contributo di BIM Adige, Cassa Rurale Alta Valsugana, Comunità Alta Valsugana e Bersntol e Fondazione Caritro.



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