L'azienda TrentinoRope di Novaledo ha collaborato alla realizzazione del Ponte tibetano nel Parco della Murgia materana, un'opera che rende felici i numerosi turisti che visitano Matera e che fa pure bene all'ambiente...
Quando si costruisce un ponte, lo si fa per unire due territori geograficamente contigui, ma morfologicamente divisi da barriere naturali, quali torrenti o dislivelli. I ponti, tuttavia, a volte possono anche idealmente unire comunità distanti fra loro migliaia di chilometri. Che cosa potrebbe mai unire, ad esempio, il Trentino alla Basilicata, due regioni agli antipodi, almeno sulla carta geografica? Semplice: un ponte! Ovviamente un ponte immaginario, le cui arcate si sorreggono grazie alle analogie. Non esistono forse, oltre alle famose Dolomiti trentine, anche le non meno note Dolomiti lucane?
Da qualche anno, però, è la durezza di un materiale molto più resistente della roccia ad aver creato un forte legame – virtuale e virtuoso – fra Trentino e Basilicata.
Stiamo parlando dell’acciaio, ma non di un acciaio qualsiasi, bensì di quello sapientemente lavorato dalla TrentinoRope di Novaledo, azienda leader nel settore delle funi in acciaio e dei relativi componenti, che è stata chiamata in Basilicata per apportare tutto il proprio know-how e la propria maestria nella realizzazione di un’opera pubblica che ha riscosso grande interesse e apprezzamento non solo in ambito lucano, ma anche fra le migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo che ogni anno accorrono per scoprire la magia della cosiddetta città dei sassi, ovvero Matera.
Da questo luogo, così suggestivo ed enigmatico, ci si può immergere nell’altrettanto incantevole Parco della Murgia Materana, che in linea d’aria dista non più di un centinaio di metri dalla città, ma che nella realtà è diviso da essa da una profonda fossa in cui scorre il torrente Gravina. Una barriera naturale che da sempre rendeva le due sponde raggiungibili solo attraverso un tortuoso percorso di oltre dieci chilometri.
Da qui l’idea di costruire una passerella pedonale sospesa sul torrente, che unisse le due sponde con una piacevole camminata di pochi minuti, immergendosi nella natura, godendosi suggestivi scorci sullo straordinario skyline offerto dalla città di Matera, fino a raggiungere il panoramico Belvedere, che apre le porte alla Puglia e che divenne famoso per essere stato il set dove furono girate le scene del Golgota per il film La passione di Cristo di Mel Gibson.
Fu così che il 13 marzo 2016 – grazie anche ai fondi del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Basilicata 2007/2013 – venne inaugurato il Ponte Tibetano del Parco della Murgia Materana.
Un’opera dal progetto relativamente semplice, ma soprattutto a bassissimo impatto ambientale, che in un’unica soluzione ha consegnato alla città di Matera e al vicino Parco la risposta a una duplice problematica: rendere il territorio maggiormente fruibile da parte dei turisti e ridurre notevolmente il traffico veicolare su strade tutt’altro che agevoli, garantendo in tal modo un significativo abbattimento delle emissioni di CO². Un’opera, come detto, in cui l’azienda TrentinoRope di Novaledo ha svolto un ruolo fondamentale in qualità di fornitrice dei cavi in acciaio e di altri componenti che formano la struttura. Alto 9 metri e lungo 48 metri, con una piccola freccia di oscillazione, il ponte è sostenuto da tre cavi di acciaio ancorati nelle rocce, lungo i quali sono state fissate una serie di tavolette in legno che si succedono a una distanza di tre centimetri l’una dall’altra. Vi è poi una rete di protezione alta 1,5 m, sostenuta da altri due cavi di acciaio che fungono da parapetto. Una struttura molto leggera e con uno scarsissimo impatto ambientale, dunque, ma al tempo stesso una soluzione che, grazie alla scelta dell’acciaio di TrentinoRope, garantisce la massima sicurezza, una durevolezza nel tempo imbattibile, una facilità di pulizia davvero unica e una manutenzione pressoché nulla.
D’altronde che si tratti di passerelle pedonali, di parapetti o dei più svariati componenti d’arredo, la versatilità della fune in acciaio riesce a coniugarsi alla perfezione con il design, con la modernità, con l’eleganza, raggiungendo la propria sublimazione nell’accostamento legno/fune di acciaio, dove calore e resistenza creano un connubio vincente, soprattutto ora che dal 2019 TrentinoRope ha intrapreso una nuova sfida, puntando sul settore della fune in acciaio inox, rete in acciaio inox e relativi accessori.
Non dimentichiamo, tuttavia, che nello stabilimento di Novaledo vengono prodotte molteplici tipologie di fune in acciaio: lucido, zincato, zinco/alluminio e inossidabile, ricoperta in materiale plastico, in diversi diametri e costruzioni, tagliate a misura in base alle esigenze del cliente.
È proprio grazie alla forza del suo know-how e di questa varietà di soluzioni, che TrentinoRope fin dalla sua nascita si è posta al servizio di vari settori.
In agricoltura, ad esempio, propone funi in acciaio zincato, zinco/alluminio e relativi accessori per la messa in opera di frutteti e vigneti, e per la realizzazione degli impianti antigrandine.
Per il comparto delle foreste l’azienda realizza apposite funi in acciaio lucido, zincato, standard o martellate e relativi accessori specifici per il settore boschivo, fornendo imprese e singoli boscaioli che operano nel campo dell’esbosco e del recupero del legname.
Nel più eterogeneo settore dell’industria, TrentinoRope si presenta ad una vastissima platea di potenziali clienti con funi in acciaio zincato, lucido e inossidabile che trovano impiego, ad esempio, nell’ambito dell’automotive, della movimentazione in genere, per una clientela che spazia dai produttori di componentistica meccanica, ai costruttori di prodotti industriali e civili, di impianti per l’allevamento zootecnico e numerosissimi altri impieghi.
Insomma, che sia per enti pubblici, per aziende o per privati, che sia per un’opera di pubblico interesse, per uno stabilimento produttivo, per un’abitazione civile o per un giardino, TrentinoRope grazie all'approfondita conoscenza delle tecniche e del settore, alla competenza maturata in anni di esperienza, alla resistenza dei suoi materiali e alla forza del suo brand, riesce a costruire ponti solidi e inossidabili: in Trentino e nel resto del mondo, virtuali o reali che siano.
Rimanete allacciati per credere!
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