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Immagine del redattoreil Cinque

Primiero. A Fiera risplenderà l’arte di Silvio Alchini






In via Fiume, a pochi passi dal municipio, l’artista primierotto ha lasciato in dono la sua vecchia casa, dove ora verranno messe in mostra le opere sue e del fratello Giulio.

Da tempo l’amministrazione comunale intende dare attuazione alle volontà testamentarie del poliedrico artista (scultore, pittore, ceramista) promuovendo la completa ristrutturazione dell’immobile. Nel maggio 2020 era stata approvata una prima proposta progettuale ma ora la giunta, al fine di adeguare la progettazione alle nuove necessità (riguardanti ad esempio la gestione della casa e la sua efficienza) ha affidato all’arch. Nicola Chiavarelli l’incarico della redazione di una variante progettuale. «Attraverso l’ingresso dotato di fotocellula volumetrica, attivabile ad orari e giornate predefinite, si accederà all’atrio – spiega Chiavarelli uno spazio sul quale affacciano i due caveau espositivi entro i quali saranno collocate le opere degli Alchini. La dicotomia espositiva formale, con due stanze eguali nella forma, ben si presta a formalizzare la differenza di stile e di percorso formativo ed espressivo dei due fratelli. Il contest garantirà l’immediatezza cognitiva di un racconto di confronto tra due stili, due periodi, due ricerche. Non solo per i due artisti primierotti ma anche - ed è questo il plusvalore della proposta - per ospitare opere provenienti da altre collezioni pubbliche e private. Pavimento, pareti e soffitto gestiranno la visita in una sorta di esperienza immersiva nella quale il racconto ai posteri degli Alchini si intreccerà inevitabilmente con il periodo artistico italiano cui appartengono». Sono previsti anche il rifacimento del servizio igienico, la sostituzione dell’impiantistica elettrica e dei serramenti. La visita accessibile in autogestione, ad orari definiti, esclude la necessità di prevedere la presenza di personale addetto. «Dall’atrio, con accesso attraverso un’apparente parete si accederà all’aula adatta alla formazione e alla didattica – prosegue ChiavarelliAttraverso questo spazio si accede al retro dei caveau con funzione di conservatorium della collezione Alchini».




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