Intervistare Pippo Baudo è davvero emozionante: è parlare con la storia della Tv e dello spettacolo in Italia. Una storia viva, perché Pippo è davvero una persona di straordinaria capacità professionale che ha saputo innovare continuamente nel rispetto della tradizione. E lo farebbe ancora se ne avesse la possibilità nonostante i suoi quasi 84 anni. È una persona di famiglia al quale tutti dobbiamo qualcosa...
Pippo, la prima domanda è d'obbligo. Cosa ci può insegnare una esperienza come questa del Coronavirus?
«Ci insegna a volerci bene e che facciamo male a litigare, ad essere uno contro l’altro, a volte per stupide cose, perché questa solitudine imposta ci fa riflettere proprio su queste cose. Nella vita quotidiana i rapporti di amicizia, le relazioni, le frequentazioni sono il nostro pane quotidiano, ci fanno vivere serenamente e questo ci viene a mancare purtroppo.»
Hai qualche ricordo della nostra regione?
«Mi ricordo di aver fatto uno spettacolo a Trento molti anni fa e che era animato da bambini, mi ricordo la bellissima fontana in piazza Duomo. Trento è una città che non è triste e poi voi avete avuto un trentino eccezionale che è stato Alcide De Gasperi, non dobbiamo mai dimenticare il grande De Gasperi che...
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