VENERDÌ 15 MARZO – ORE 18.00
Sede della Fondazione “Nodo di Gordio
VIA PENNELLA, 4 – PERGINE VALSUGANA (TN)
Un insolito sottotitolo, “autobiografia non autorizzata”, incuriosisce fin da subito il lettore di questa ultima fatica letteraria di Gianni Bonini. Un fiorentino puro oltre che un indiscutibile protagonista della vita politica ed economica italiana.
Dapprima quale fondatore nella sua Firenze del Gruppo politico del “Manifesto” nato con l’omonima rivista, poi come militante del partito socialista e convinto craxiano tanto da assumere in passato la carica di presidente della Fondazione “Craxi”.
Già vicepresidente del CIHEAM (Centre International de Hautes Ètudes Agronomiques Méditerranéennes) ha dato in questi anni un impulso essenziale alla crescita del “Nodo di Gordio” grazie ai suoi contributi in campo geopolitico e alla sua esperienza nel settore energetico.
Quello che presenterà a Pergine, venerdì 15 marzo alle ore 18.00 presso la sede della Fondazione “Nodo di Gordio” di via Pennella, è un romanzo di formazione, dove l’amore per la Fiorentina ed il calcio, la famiglia e la passione per le antichità storiche si alternano col Sessantotto alla scoperta del mondo e della politica.
“Una narrazione dal di dentro – sottolinea Gianni Bonini – che è anche un’interpretazione originale e fuori degli schemi convenzionali della storia del nostro Paese da Fanfani a Mani Pulite”.
Dopo l’alluvione del 1966, infatti, l’autore ha iniziato un percorso di maturazione senza mai perdere la gioia di vivere ed i suoi inseparabili Viola. La bellissima primavera di un ragazzo tra Settignano, Ponte a Mensola, il Campo di Marte e via Mozza in Santa Croce. “Un ragazzo che – come ricorda lo stesso Bonini – non è stato un giovane favoloso, ma che si è goduto senza rimpianti quella irripetibile stagione della vita che è la giovinezza”.