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Pergine. "La vita è stare alla finestra", l'originale mostra dei fotoamatori

Immagine del redattore: il Cinqueil Cinque

Il gruppo dei Fotoamatori perginesi



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di JOHNNY GADLER


Se ritenete che il mondo si divida tra chi la vita la vive per davvero e chi invece la vita la subisce rimanendo soltanto a guardare, vi sbagliate di grosso. Perché, come recita il titolo dell’autobiografia di Enzo Biagi, “La vita è stare alla finestra”. 

E proprio da questo concetto ha preso le mosse la mostra fotografica allestita a Pergine Valsugana, presentando una ricetta per palati fini, i cui ingredienti sono 72 riferimenti culturali diversi: 22 scrittori,18 pittori, 6 fotografi, 5 poeti, 5 architetti o storici dell’arte, 3 cantanti, 3 registi, 3 attori, 2 filosofi, 1 politologo, 1 criminologo e altri personaggi quanto basta.

Il progetto, davvero originale, è scaturito da un’idea dell’architetto perginese Renzo Giovannini che ha poi trovato nel Gruppo Fotoamatori locale, capitanato dall’inossidabile presidente Adelio Da Ronch, gli autori capaci di "scrivere con la luce", ovvero di fotografare, finestre del territorio trasformandole in quadri d’autore.  


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«L’intento di questa mostra – spiega infatti l’arch. Giovannini – è quello di riprodurre in forma fotografica immagini di finestre presenti nei  dipinti o descritte in racconti, nelle poesie, nei testi della canzoni (materializzando così la finestra anche nella letteratura dove manca di rappresentazione visiva), contestualizzandole nel nostro tempo e nella realtà del territorio perginese. Partendo dal quadro che ritrae lo scrittore Goethe che guarda Roma dalla finestra, abbiamo messo allo stesso posto Palazzo Crivelli e l'assessore alla cultura che guarda Via Maier».

A fare da splendida cornice a questi scatti non sono soltanto gli edifici storici o il castello che sovrasta la città, ma anche “semplici” case d’abitazione più o meno recenti e addirittura il complesso dell’ex manicomio la cui delibera di costruzione da parte della Dieta di Innsbruck risale esattamente a 150 anni fa. Non manca poi un omaggio ad Antonio Sartori come primo presidente dei Fotoamatori, nonché degli Amici della Storia


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«Quando ha cominciato a consolidarsi l’idea di allestire la mostra – afferma il presidente Adelio Da Ronch – nessuno dei soci dell’Associazione Gruppo Fotoamatori di Pergine avrebbe pensato di scoprire un mondo culturale così vasto nel quale la finestra fosse l’elemento principale; finestra che, assieme ai sentimenti e allo stupore dello spettatore, diventa essa stessa paesaggio. Nell’avviare la preparazione della mostra, hanno dapprima incuriosito le opere d’arte nelle quali fossero presenti delle vedute incorniciate dalle ante di una finestra aperta -come un quadro nel quadro-; poi si è cercato di trasformare in forma fotografica anche i testi letterari di una canzone, di una poesia e di un libro. E così, incredibilmente, sono state individuate decine di finestre poste dietro scene sacre; finestre che raccontano la vita quotidiana; finestre cieche; finestre con inferriate; finestre che da sole riempiono di luce una stanza; finestre ricche di oggetti, di pregiati tessuti; finestre completamente spoglie; finestre leziose o silenziose; finestre spalancate verso la libertà».

La mostra “La vita è stare alla finestra: quando le finestre diventano quadri d’Autore” si compone di 52 pannelli in forex formato 100x75, realizzati da 13 fotografi: Adelio Da Ronch, Renato Andreatta, Silvano Aor, Claudio Dallafior, Michele Fronza, Paolo Gadler, Licia Leva, Carla Manincor, Mariagrazia Morat, Maurizio Oberosler, Angela Panebianco, Sara Russo e Silvia Tonelli

La mostra, allestita presso la Sala Maier di Piazza Serra a Pergine rimarrà aperta al pubblico fino al 30 maggio prossimo.


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