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Immagine del redattoreil Cinque

Per la Giornata della Memoria c'è Schindler's List


La fabbrica di Schindler a Cracovia

PERGINE VALSUGANA – Lunedì 27 gennaio, presso la Biblioteca dell’Istituto d’Istruzione “Marie Curie” di Via San Pietro 4, a Pergine Valsugana, nell’ambito del progetto “Storia del Novecento” e in occasione della “Giornata della Memoria” verrà proiettato il famoso film del 1993, diretto da Steven Spielberg, dal titolo “Schindler’s list”.


1939, Cracovia, inizio della Seconda Guerra Mondiale. Dopo che la Germania ha invaso la Polonia, gli ebrei vengono relegati in un ghetto e sono interdetti da ogni attività commerciale; in questa situazione, Oskar Schindler (Liam Neeson), un imprenditore tedesco, coglie l'occasione per trarre vantaggio personale e avviare una fabbrica impiegata nella produzione di tegami e pentole con cui rifornire l'esercito tedesco. Sfruttando così le sue capacità relazionali, Schindler intreccia una rete di contatti e ottiene la protezione delle SS, avvalendosi della collaborazione del contabile ebreo Itzhak Stern (Ben Kingsley), che lo aiuterà a trovare i soldi necessari per l'attività, e di un giovane impiegato nel mercato nero, che reperirà per lui gli oggetti con i quali corrompere e ottenere favori. Schindler coinvolge Stern anche per utilizzarlo come leva di convincimento sugli investitori ebrei, e sarà proprio lui che indicherà gli oltre mille ebrei da impiegare nella Deutsche Emaillewarenfabrik (DEF), salvandoli così dai campi di concentramento. Quando però arriva in città l'ufficiale delle SS, Amon Goeth (Ralph Fiennes), con l'incarico di sgombrare il ghetto di Cracovia e di inviare i suoi abitanti nel nuovo campo di concentramento di Kraków-Płaszów, la situazione precipita e Schindler assiste senza poter intervenire allo sfollamento condotto con una violenza e un'efferatezza indicibili; sconvolto dagli avvenimenti, capisce che deve fare qualcosa per salvare i suoi operai. Corrompe e ottiene il favore di Goeth, ottenendo di continuare ad impiegare gli operai ebrei nella fabbrica riconvertita alla produzione di munizioni e granate. Ma ancora una volta la loro vita è in pericolo, perché con l'avanzata delle truppe sovietiche, le SS ricevono l'ordine di cancellare tutte le prove degli orrori commessi, inviando gli ultimi superstiti ad Auschwitz. In un tentativo disperato, l'imprenditore disloca la fabbrica in Moravia (nella parte est dell'attuale Repubblica Ceca) e compra, uno ad uno, gli operai pagandoli a Goeth, compilando una lista di nomi con Stern (la lista di Schindler). Da questo momento tenterà in ogni modo e fino all'ultimo spicciolo in suo possesso di salvare quante più vite possibile, ottenendo la riconoscenza dei superstiti del popolo ebreo.


L’iniziativa, riconosciuta ai fini dell’aggiornamento, è aperta a tutti.

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