“Quante divisioni ha il Papa?”. Sicuramente quelle a disposizione di Papa Francesco sono molto meno numerose di quelle – ovviamente morali ma anche politiche – su cui poteva contare Pio XII al momento della domanda di Stalin a Yalta. Ma la religione, anzi le religioni e soprattutto quelle di cui non si preoccupava Stalin, non hanno perso di importanza sulla scena internazionale. Per questo il think tank Il Nodo di Gordio ha deciso di dedicare l’annuale workshop di geopolitica – dal 21 al 23 luglio presso l’Hotel Al Posta di Montagnaga di Pinè (Trento) – proprio al ruolo degli aspetti religiosi nei conflitti espliciti o in quelli latenti in ogni parte del globo. Dagli scontri tra patriarcato di Mosca e di Kiev alle guerre tra sciiti e sunniti, sino al conflitto sottotraccia in America Latina tra cattolici e protestanti.
Come in tutte le precedenti edizioni del workshop, arrivato al ventesimo appuntamento, a confrontarsi sono stati invitati esperti dei diversi settori e dalle diverse provenienze. Basti pensare che il panel di sabato dedicato al dialogo interreligioso avrà come protagonisti l’attore e scrittore Moni Ovadia, il presidente della Comunità religiosa Islamica italiana Yahya Pallavicini e il docente universitario cinese Rui Zhang. Ma i vari incontri saranno caratterizzati da interventi di ambasciatori italiani e stranieri, esponenti di governi, esperti di questioni militari, docenti universitari. Per offrire un quadro completo ed approfondito della situazione internazionale. Uno spazio sarà, inoltre, dedicato al lancio della nascente Fondazione Nodo di Gordio che darà ulteriore struttura alle prestigiose iniziative poste in essere dal centro studi internazionale gli ultimi venti anni. Anche quest’anno non mancherà l’appuntamento esterno con uno spettacolo di alto livello culturale in collaborazione con il Festival Innamorarsi della Musica. E per restare in linea con il tema del workshop è stato scelto un concerto di musica sacra ospitato, sabato sera, nel Santuario della Madonna di Pinè. E la voce narrante sarà quella dell’attore e commediografo Maurizio Micheli.
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