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Levico Terme: nella via più antica della città c'è un presepe che sfida il Covid



A Levico Terme è stato inaugurato il presepe di via Garibaldi, la più antica della cittadina, un complesso scenografico con sagome in legno dipinte a mano, che si estende per oltre metà di quella che un tempo era la “via del munistiero”. Il comitato promotore: Tiziana Romanelli, maestra d’asilo in pensione di origine pugliese, e Francesco Zadra, giovane studente residente della via...


«Vedevo da anni – racconta il giovane Francesco Zadraquesta via, ricca di storia, in uno stato di abbandono. Pertanto ho pensato che ci volesse qualcosa in grado animarla e mettere in risalto la sua identità. Perché non un presepe? Mi è venuto naturale coinvolgere Tiziana Romanelli, avendo già ammirato in più occasioni le sue doti artistiche, e la scelta si è rivelata vincente».

L’artista Romanelli, la quale ha dipinto uno ad uno tutti i personaggi, racconta che «quando nel settembre 2019 Francesco mi è venuto a trovare per propormi questa idea, non mi sono tirata indietro! »

Dopo i sopralluoghi iniziali nel gennaio 2020, di concerto con la consulta “Quartiere Centro”, composta dai signori Lorenzini, Willeit e Santoni, sono stati organizzati degli incontri con residenti e commercianti della via che, pieni di entusiasmo, si sono offerti di dare una mano! C’è chi ha donato lanterne e materiale o messo a disposizione spazi e la propria arte personale: è il caso del falegname Tarcisio Vettorazzi, coaudivato dai fidi assistenti Marcello Pasquale e Giuseppe Libardoni, e dell’elettricista Carlo Nardelli.

«Abbiamo voluto sostenere l’entusiasmo del comitato e dei commercianti, per dare risalto ad una via da tempo in declino. Quest'anno risulta un po' difficoltoso per via della pandemia, ma l'idea potrà essere portata avanti i prossimi anni anche dal Consorzio, estendendo lo sviluppo pure in altre zone» dichiara soddisfatto Lorenzini, membro della circoscrizione “centro”, nonché tramite fra il comitato e l’assessore al turismo Monica Moschen, che ha provveduto a sostenere la spesa dei pannelli e quanto si è reso necessario; il restante materiale per le scenografie è stato invece recuperato dagli scarti del mercatino Asburgico, annullato causa coronavirus.

«Questo presepe è un segno – gli fa eco il collega Santoni di una comunità che non vuole arrendersi, anche quando ci sarebbero tutte le ragioni per farlo».

E la gente come sta reagendo a questa iniziativa così significativa, soprattutto in un momento come questo che tutti stiamo vivendo?

A rispondere è l'artista Tiziana Romanelli, che sottolinea come sia «davvero bello vedere gli adulti tornare bambini e aggirarsi ammirati tra i personaggi». E Francesco Zadra aggiunge: «Addirittura ci hanno fermati per strada dicendoci che abbiamo “salvato il Natale”, io credo piuttosto che sia stato il Natale a salvare noi; in un momento di confusione e disorientamento come questo è fondamentale lanciare un messaggio di Speranza (non dico positivo) che possa “contagiare” più persone possibili! E ci piace pensare che questa Natività sia il primo focolaio».

«Vivo qui da oltre ottant’anni» afferma infine un anziano residente «e via Garibaldi è sempre stata la “”via maroca”, era ora che qualcuno si desse da fare!»


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