Mettere a disposizione delle comunità di riferimento le palestre e le attrezzature degli edifici scolastici pubblici del primo e del secondo ciclo di istruzione, nel rispetto delle norme emergenziali per il contenimento della diffusione del Covid-19, assicurando le preminenti esigenze scolastiche.
Questa l'idea, messa nero su bianco, in un protocollo d’intesa firmato dagli assessori provinciali Mirko Bisesti e Roberto Failoni e dal presidente del Consorzio dei Comuni trentini, Paride Gianmoena.
L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che l’emergenza sanitaria, tuttora in corso, abbia fortemente limitato i comportamenti personali e sociali delle persone ed in particolare dei giovani, colpendo soprattutto la pratica sportiva, sia fra i professionisti che fra gli amatori.
L'intento, dunque, è quello di mettere a disposizione di atleti e squadre strutture idonee allo svolgimento di allenamenti individuali in orario extrascolastico, come prevede anche la normativa anti Covid nazionale. Dal punto di vista legislativo, il provvedimento trova sostegno nella legge provinciale numero 5 del 2006, la quale stabilisce che gli edifici scolastici, comprese le palestre, possano venire messi a disposizione per le attività che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, nonché per attività pubbliche extrascolastiche d’interesse collettivo.
Nel protocollo si precisa che le istituzioni scolastiche e formative assegnatarie dei locali in questione non vengano gravate da oneri organizzativi aggiuntivi rispetto a quelli in essere e che alle stesse debba essere fornita ogni più ampia garanzia circa le condizioni di sicurezza in cui si svolgeranno le attività. L'istituzione scolastica o formativa dovrà vedersi riconsegnata la struttura nella stessa condizione di ordine e pulizia nella quale, a sua volta, l'aveva consegnata.