Nella quarta giornata dei Campionati Mondiali di judo disputatisi dal 19 al 24 maggio ad Abu Dhabi UAE, la trentina Irene Pedrotti ha conquistato un prestigioso settimo posto nella categoria 70 kg ed uno storico bronzo nella gara a squadre miste.
Questo risultato va ad aggiungersi al settimo posto individuale e al quinto a squadre, appena ottenuti al Campionato Europeo senior di Zagabria e all’argento del Gran Prix di Linz in Austria.
Al primo incontro Irene ha superato Aleksandra Samardzich (Bih) per wazari, al secondo la portoricana Maria Perez e quindi l’inglese Kelly Petersen Pollard, per poi essere fermata, nei quarti di finale, dalla greca numero 3 al mondo Elisavet Telsidout e, nel recupero per la finale terzo/quinto, dalla giapponese Tanaka.
Per Irene è stato il primo Mondiale, al quale si è presentata dopo mesi intensi di allenamenti e competizioni al World Tour, a caccia di preziosi punti che le consentissero di guadagnarsi la qualificazione olimpica.
Si è impegnata duramente senza mai risparmiarsi e facendo grossi sacrifici, non appartenendo, a differenza di tutti gli altri atleti nazionali, ad alcun gruppo sportivo.
È così riuscita a raccogliere numerosi punti che, grazie alla quota continentale, le avrebbero permesso di accedere alle Olimpiadi.
Purtroppo questo suo sogno si è infranto nel momento in cui, solo un mese fa, la judoka olandese trentatreenne Polling Kim, sposata con un italiano, ha deciso di cambiare nazionalità inserendosi davanti a lei nella classifica italiana.
Peccato quindi per Irene ma, data la sua giovane età, la sua passione e la sua determinazione, siamo sicuri che il sogno olimpico è solo rimandato.
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