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CRVT. "Alfieri del Territorio": per le candidature c'è tempo fino al 30 giugno

Immagine del redattore: il Cinqueil Cinque



Dopo il buon successo della prima edizione, ritorna il progetto promosso dalla Fondazione Valtes denominato “Alfieri del territorio” il cui scopo è di mettere in luce i giovani del territorio distintisi per iniziative o attività meritevoli. Ne abbiamo parlato con il Presidente della Fondazione Valtes, Stefano Modena...


Presidente Modena, che bilancio fate del progetto Alfieri del Territorio 2022 promosso dalla Fondazione Valtes, diretta emanazione della Cassa Rurale Valsugana e Tesino…

«Devo riconoscere che la prima edizione del progetto “Alfieri del Territorio” ci ha portato degli ottimi risultati sia per numero di partecipanti sia, soprattutto, per la qualità delle proposte presentate. Si tratta certamente di un premio per i giovani che lo ricevono, ma anche per tutto l’ecosistema e il substrato fatto di relazioni, di passione, di tanto volontariato, di cui si alimentano le nostre comunità. Un modo per dare voce a tante positività ed eccellenze di cui i nostri giovani sono portatori, spesso nascosti. Le candidature sono arrivate per tutte e tre le aree tematiche da noi proposte: Cultura e Memoria, Ambiente e Territorio, Innovazione e Tecnologia. Il che ci ha anche un po’ stupiti, perché se “Cultura e Memoria” fanno parte di un passato comune che costituisce l’identità territoriale, mentre “Ambiente e Territorio” rappresenta la necessità sempre più impellente di salvaguardare i luoghi in cui viviamo, per l’area “Innovazione e Tecnologia” temevamo un interesse più tiepido. Invece sono arrivate numerose candidature anche in questo ambito; ciò costituisce un fatto molto positivo e significa che i giovani su questo tema ci sono e lo sentono in maniera piuttosto forte.

Un altro aspetto che ci ha favorevolmente colpiti è che siano giunte molte candidature di gruppo, finanche di intere classi scolastiche, e questa volontà di condivisione è qualcosa di ancora più apprezzabile, proveniente dalle nuove generazioni, in un mondo dove sembra che l’individualismo sia la sola matrice di vita. È bello e confortante vedere in questi giovani un forte sentimento di comunità, nonché il fatto che apprezzino e valorizzino lo spirito del fare insieme».


Sulla scia di questa prima esperienza molto positiva avete lanciato la seconda edizione di “Alfieri del Territorio”...

«Sì, dopo il successo del 2022 come CdA abbiamo subito condiviso l’idea di riproporre il progetto anche per il 2023, mantenendone intatte tutte le caratteristiche, ovvero le tre aree tematiche (Cultura e Memoria, Ambiente e Territorio, Innovazione e Tecnologia), la possibilità di partecipare individualmente o in gruppo, nonché il premio di 1.500 euro per il primo classificato in ciascuna delle tre categorie e delle menzioni speciali di 500,00 euro che attribuiremo ai progetti più particolari».


Insomma, formula vincente non si cambia?

«Esatto. Siamo convinti che anche in questa edizione resteremo stupiti per il numero e per la portata dei progetti presentati. Ricordo che possono partecipare tutti i ragazzi e le ragazze del territorio sotto i 30 anni, anche minorenni. Per farlo è sufficiente compilare, entro il 30 giugno 2023, un modulo online disponibile sul sito della nostra Fondazione www.fondazionevaltes.it

Per maggiori informazioni, oltre al sito, si può scrivere un'email a info@fondazionevaltes.it oppure contattare l’Ufficio Rapporti Istituzionali al numero 348-2389748. Vi attendiamo numerosi».


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