TRENTO – Conoscere il territorio, le sue eventuali insidie per garantire la protezione dello stesso e delle persone che lo abitano. E’ questo l’obiettivo della Carta di sintesi delle pericolosità, approvata stamani dalla giunta provinciale, al termine di un lungo iter di studio e di valutazione. In particolare, la Carta di sintesi raccoglie le diverse Carte della pericolosità, in cui vengono segnalate tutte le informazioni relative ai pericoli connessi a fenomeni idrogeologici, valanghivi, alluvionali, sismici o di altra natura relativi al territorio trentino. Si tratta quindi di uno straordinario strumento di unificazione e armonizzazione delle diverse discipline tecniche, così da permettere la classificazione dell’instabilità del territorio e fornire un quadro di riferimento organico per l’attività di pianificazione urbanistica e di protezione civile. La Carta di sintesi della pericolosità - adottata oggi dall’esecutivo con l’approvazione di una serie di delibere tra loro collegate - comprende anche il primo aggiornamento dello stralcio relativo al territorio del Comune di Trento, del Comune di Caldonazzo e dei Comuni di Aldeno, Cimone, Garniga Terme nonché al territorio dei Comuni compresi nella Comunità Rotaliana-Königsberg.
Il Piano urbanistico provinciale, approvato nel maggio 2008, aveva introdotto la Carta di sintesi della pericolosità, quale strumento di unificazione e armonizzazione delle diverse discipline tecniche con l’obiettivo di fornire il nuovo strumento di riferimento per la pianificazione urbanistica, rispetto al tema del pericolo idrogeologico. Non a caso la nuova Carta sostituiva la Carta di sintesi geologica e quelle in materia di uso del suolo del Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche (PGUAP).
La Carta di sintesi della pericolosità si basa sulle diverse Carte della pericolosità, previste dalla legge provinciale in materia di protezione civile. Negli scorsi mesi la giunta provinciale aveva adottato in via preliminare le delibere per la modifica dei criteri, della metodologia e delle disposizioni tecniche con cui venivano redatte le Carte della pericolosità. Nei documenti erano rivisti alcuni criteri nell'ambito dei temi di natura geologica, con particolare riguardo alla classificazione della pericolosità delle frane, per le quali non è determinabile con certezza il grado di attività. Nella stessa sede era inoltre introdotta la possibilità di classificare la pericolosità delle aree di formazione delle frane, utilizzando le medesime classi previste per la classificazione della pericolosità del fenomeno di appartenenza. Infine, nel tema delle caratteristiche lito-geomorfologiche erano state riviste le pericolosità di alcune classi litotecniche, in presenza di determinati valori di pendenza del versante.
Le Carte della pericolosità sono quindi alla base della “Carta di sintesi della pericolosità” che governerà le trasformazioni urbanistiche ed edilizie del territorio provinciale a garanzia della sicurezza idrogeologica. Per quanto riguarda gli aspetti metodologici si punta a rafforzare la funzione di raccordo fra la conoscenza sulla pericolosità e gli strumenti urbanistici che classificano il territorio in relazione al suo utilizzo.
Dopo l'approvazione nel settembre 2018 di uno stralcio della cartografia, relativo al territorio del Comune di Trento e delle aree della valle dell'Adige, che ha consentito di verificare la prima attuazione delle nuove disposizioni, nel luglio 2019 l’esecutivo provinciale aveva adottato in via preliminare l'intera nuova Carta di sintesi della pericolosità e le “Indicazioni e precisazioni per l’applicazione delle disposizioni concernenti le aree con penalità elevate medie o basse e le aree con altri tipi di penalità”, modificate sulla base delle ulteriori verifiche e degli elementi emersi in fase di prima applicazione della Carta.
La carta è stata oggetto anche di specifici incontri sul territorio per l’illustrazione dei nuovi strumenti relativi alla pericolosità idrogeologica e delle relative procedure di approvazione.
La Commissione provinciale per l’urbanistica e il paesaggio aveva dato sempre lo scorso anno parere favorevole all’iter di approvazione del nuovo strumento pianificatorio. Alla stessa conclusione e con voto unanime era giunto anche il Consiglio delle autonomie locali lo scorso 5 agosto.
L’iter di realizzazione della Carta di sintesi delle pericolosità è stato scandito da un continuo lavoro interdipartimentale che ha coinvolto tutte le strutture competenti in materia di pericolo idrogeologico, prevenzione del rischio e trasformazione del territorio,
La nuova Carta comprende anche il primo aggiornamento relativo ai territori dei comuni di Trento, Caldonazzo, Aldeno, Cimone, Garniga Terme, nonché dei comuni compresi nella Comunità di Valle Rotaliana-Königsberg.
La Carta di sintesi è pubblicata nel sito internet del Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio all’indirizzo www.provincia.tn.it/urbanistica, nella sezione “Piano urbanistico provinciale” alla voce “Carta di sintesi della pericolosità”.