
Dal 29 giugno al 2 luglio ritorna, a Borgo Valsugana, il "Festival Trentino 2060 pensare il Presente, immaginare il Futuro" giunto alla V edizione. Era il 2019, infatti, quando l’Associazione Culturale Agorà decise di promuovere un ciclo di conferenze culturali in Valsugana con l’intento di sostenere lo sviluppo di nuovi strumenti concettuali per aiutare i giovani, e non solo, a essere protagonisti del contesto sociale in cui vivono. Dal 2021 "Trentino 2060" è diventato il primo festival del pensiero critico, ritagliandosi – grazie al convinto sostegno finanziario della Cassa Rurale Valsugana e Tesino – uno spazio significativo tra le più importanti proposte culturali del Trentino, pur rimanendo organizzato e diretto da un gruppo affiatatissimo di studenti e lavoratori under 35. Ne abbiamo parlato con Arnaldo Dandrea, presidente della Cassa Rurale Valsugana e Tesino.

Presidente Dandrea, una Cassa Rurale come la vostra che si definisce “Incline al futuro” non poteva mancare di sostenere un’iniziativa come quella di Trentino 2060?
«Vero e di certo non solo per tener fede al nostro slogan. Vi è un’ottima ragione per guardare e per investire sul futuro, che riguarda direttamente tutti e ben sintetizzata già un secolo fa dal filosofo Charles Franklin Kettering nella frase: "Sono interessato al futuro perché vi passerò il resto della mia vita". Non solo i giovani, quindi, ma chiunque dovrebbe essere interessato al proprio futuro. Oggi più che mai».
Nei decenni successivi al boom economico si guardava al futuro con grande entusiasmo, oggi invece sembra volerci più un atto di coraggio…
«Vero. Oggi di frequente ci sentiamo incerti e vulnerabili nel guardare avanti. Ci pesa, soprattutto dopo questi ultimi anni resi duri da eventi drammatici e imprevedibili, uscire dalla nostra zona di comfort e affrontare il confronto con un mondo che chiede cambiamento. Un’incertezza che attanaglia tutte le generazioni, ma in misura senz’altro più preoccupante quelle più giovani. Per questo riveste ancora più valore la riflessione sul tema “Futuro in stand-by?” proposta per il Festival dai giovani dell’Associazione Agorà. In questa edizione di Trentino 2060 sono proprio i ragazzi a lanciare la sfida, a condurci nella riflessione sull’idea di futuro che loro pensano, immaginano e vogliono realizzare. La loro è indubbiamente una dimostrazione di coraggio».
Nelle ultime tre edizioni la Cassa Rurale Valsugana e Tesino ha svolto un ruolo vitale nella crescita di questo Festival. Perché, da parte vostra, un impegno economico così forte in ambito culturale?
«La ricchezza economica passa anche attraverso la ricchezza culturale e associazionistica del nostro territorio, che pertanto va sostenuta in pieno e questo senz'altro ci differenzia da tutti gli altri istituti di credito. Investire in cultura porta sempre un grande ritorno economico, anche se magari i benefici non si vedono nell'immediato. Ma il nostro forte impegno nel sostenere finanziariamente questa e altre manifestazioni appare il risultato diretto di ciò che siamo riusciti a fare come Cassa Rurale, offrendo un dividendo sociale piuttosto importante di 1 milione e 300 mila euro, suddiviso in maniera equa fra le associazioni e gli eventi presenti sul territorio. Iniziative che portiamo avanti anche con la Fondazione Valtes, con la Cassa Mutua e pure con questo Festival».
Qualche considerazione sugli ospiti di quest’anno?
«Di anno in anno, grazie alla perfetta organizzazione di tanti giovani e sotto la direzione scientifica di Davide Battisti, stiamo proponendo un programma sempre più ricco, con la partecipazione di personaggi di forte spessore e in molti casi noti al grande pubblico. Quest'anno avremo il divulgatore scientifico e YouTuber Adrian Fartade, la giornalista Sky Mariangela Pira, Franco Bernabè uno dei più famosi manager pubblici italiani, Federico Fubini inviato ed editorialista economico del Corriere della Sera, il sondaggista Lorenzo Pregliasco, il politologo Angelo Panebianco,lo scrittore, attore e regista Marco Paolini tanto per fare dei nomi. Mi piace sottolineare il fatto che questi personaggi poi si fanno in qualche modo promotori anche del nostro territorio senz'altro meno conosciuto rispetto ad altri ambiti turistici più blasonati. Infatti quando arrivano qui e vanno in Val di Sella, sul Lagorai o nel Tesino, rimangono incantati dalla bellezza del territorio. Ricorderò sempre la giornata trascorsa due anni fa con Elsa Fornero nei luoghi degasperiani: lei ne rimase semplicemente estasiata. Anche per questo motivo, oltre che per il prestigioso programma di conferenze e di incontri proposti dall'Associazione Agorà, vorrei fare un pubblico ringraziamento, a nome di tutta la Cassa Rurale Valsugana e Tesino che rappresento, al direttore scientifico Davide Battisti, nonché a tutti i volontari e ai collaboratori che arricchiscono, in questa occasione ma anche durante tutto l’anno, il nostro territorio con il loro impegno, il loro entusiasmo e con la loro passione contagiosa».